Domenico Matera

Universo donna.

Volti, corpi, ritratti. Tutto è donna. Questo universo tanto declamato ma ancora oscuro, misterioso. Per sempre.

Perché ogni donna è un universo a se stante, con le sue esperienze, i suoi ricordi ma soprattutto i suoi dolori. Lancinanti, nascosti, silenziosi. Trasmigrati nella tela, con tutta la loro carica di infelicità, sotto forma di volti strappati o seminascosti, visi bassi e occhi chiusi.

Ogni opera racconta della storia di una donna. Ma tutte le opere sono accomunate dall’identica tecnica, colature di colore che ricordano le lacrime spese per un dolore o, peggio ancora, il sangue versato.

Donne mute, la cui carica dialettica, espressiva e malinconica, è racchiusa in una intensità cromatica forte, tinte scure e profonde. Il dolore non è mai superficiale, arriva sempre al cuore.

Non solo una avanzata tecnica e una perizia stilistica sono da ammirare nell’artista autodidatta Margherita Fascione, filosofa egregiamente prestata all’arte, ma un messaggio che viene da lontano, da una visione onirica ancora oggi irrealizzatasi.

L’artista infatti, ci invita a riflettere sulla donna, con le sue donne. Non sul ruolo della donna, ormai emancipatasi, nella società, veste esterna e fallace, ma sul suo universo interno, labirintico e complesso. Ma per chi lo sa leggere e rispettare, un universo sereno e luminoso.

Domenico Matera - in “Ogni giorno, ad ogni ora”, Galleria ZeroUno, Barletta (BA) - 13 gennaio 2008