Jole Benoffi
Espressioni artistiche tra matericità e cromatismo nell’ impeto del Segno
Margherita Fascione, laureata in Filosofia, Lettere classiche, e specializzata in Estetica e teoria delle arti, è pittrice autodidatta; la sua formazione classica ed il suo interesse per la natura, la porta ad individuare, fra i personaggi dei Miti antichi, i protagonisti delle sue opere. Venere, Circe, Orfeo ed Euridice, Amore e Psiche sono protagonisti di alcune delle sue prime opere; i personaggi, tratteggiati con forza plastica, sono immersi in un'atmosfera onirica, in uno spazio indefinito, in cui i colori, puri, e fortemente contrastanti, determinano la profondità e le priorità visive. I personaggi femminili sono i più amati dall'artista; vengono identificati come figure eteree e tratteggiati con pennellate rapide e leggere. Marcello Carlino, in una recensione critica (Roma - aprile 2004), relativamente all'opera della Fascione scrive: «una pittura che sembra riprendere modelli e stili di quella che fu la stagione del Simbolismo italiano di fine Ottocento ma erotizzandoli con leggerezza e garbo sorridente e accompagnando il mito con un elegante controcanto di anacronismo e di distacco». I paesaggi cari all'artista sono i protagonisti di alcune tele realizzate nel 2004; in esse i colori, la luce ed i temi trattati - il territorio di Rocca d'Evandro, il Garigliano, i boschi - ben evidenziano il legame tra l'artista e la sua terra.
Nelle sue ultime tele la Fascione sperimenta nuovi linguaggi artistici, utilizzando materiali, texture e tecniche diverse nella stessa opera; i personaggi sono sempre legati al mondo del Mito (Labirinto), ma le figure femminili, anche in questo caso protagoniste incontrastate delle opere, sono simboli inquieti di messaggi reconditi. I colori, forti e contrastanti - un rosso intenso, simbolo di sacrificio, generosità ed aggressività, ed il blu, simbolo di spiritualità e forza morale -, trasmettono inquietudine e legano l'osservatore all'opera.
Arch. Jole Benoffi - Napoli - maggio 2005