Juan Bautista Bertran-Torres Meseguer-Barcelona

Dalla solare terra di Sicilia, dove nacque, Maria Salmeri passò alla non meno luminosa Somalia, in Africa. I suoi occhi d'artista, educati alla luce, non si lasciarono ingannare da questa. E la seduzione delle esuberanze in ambedue i paesi non assopì in lei l'istintiva capacità della modulazione degli effetti. Per questo motivo la pittura di questa artista, chiara e per nulla sofisticata, non eccede nel cromatismo. Dosa il colore, sincero, secondo la necessità interiore che il suo stato d'animo le suggerisce al momento della creazione, stato d'animo generalmente sereno, di una serenità che non è mancanza di inquietudine ma emozione dominata. Naturale ed effusiva.
Perchè molto dell'amore che in lei palpita passa alle cose che trasferisce sulla tela. Un amore che trasfigura, eleva ad una zona di sogno orizzonti, paesaggi, elementi. Palmeti, bananeti,capanne dell'africana Mogadiscio sfilano dietro un velo idilliaco. Come i dromedari e le bianche tuniche che attraversano il deserto tra tenui rossi e azzurre lontananze. O le spiagge di sabbia color ambra, la marina con diverse armoniose sfumature: ocra, viola pallido ed ancora ocra, un ocra diverso che trascolora nel rosa. O i fenicotteri riflessi sull'acqua immobile, avvolti nella bianca tenue luce dell'alba. O le ninfee che navigano lentamente, in una lenta liquidità, su fondi sfumati. Abile la mano di Maria Salmeri nel cogliere l'incanto dei fiori che osserva con tenerezza di donna. Ci sono delle rose in controluce che accentuano bellamente il loro ardente rosso in un vaso alto e delicato.
Giunta al nostro Mediterraneo occidentale, le sue caratteristiche pittoriche non sono cambiate. Con naturalezza e semplicità ha saputo adattarsi alla nuova luce. E' la stessa musica interpretata con uno strumento diverso, e con maggiore affinamento della tecnica dovuto al tempo. Montseny, le sue distanze montagnose, i suoi scenari verdi e profondi, i suoi villaggi, i suoi angoli nascosti, l'hanno conquistata. Ed il suo pennello ci ha dato versioni suggestive, dove cieli chiari, alberi trasparenti, cipressi spettinati, anse di fiume, tetti rossi e glicini, vibrano con un palpito puro e soggettivo. Sa trovare il segreto del movimento delle fronde al vento o all'aria tenue, con brevi pennellate che sembrano muoversi.
Temperamento delicato, vibrante, quello di questa pittrice siciliana che deve ancora dire molto con i suoi occhi, la sua anima, i suoi pennelli.