Mosè Previti

Mariagrazia Calderone . si avvicina alla pittura con naturale amore, forse risultato della sua professione di grafica, o viceversa causa del suo lavoro nel mondo complesso e tecnicamente misurato dell’advertising.  E’ un’avventura di passione e anche di disciplina. I temi sono molteplici ma l’interesse prevalente è uno, la sua lingua quella del cromatismo luminoso del Mediterraneo. Messina, Isola Bella, velieri dell’alberature possenti, paesaggi marini, ribadiscono un sentimento di romantico coinvolgimento che vibra in tutti i colpi pastosi delle sua pittura.  Malgrado la brevità del suo approccio all’olio, inizia a dipingere nel 2011, la Calderone però rimane con padrona serena del rettangolo della tela, la distribuzione delle forme è sempre equilibrata, anche quando i tratti del pennello scompongono la natura ricca e ubertosa in migliaia di colpi di luce. In questo certamente è figlia del habitat ottico che l’ha generata: in Sicilia tutti i fenomeni atmosferici sono esaltati al massimo grado da una luce abbagliante continuamente amplificata dal mare. Siano paesaggi mediterranei o giardini settentrionali, il suo sguardo ha in se il vigore luminoso della sua terra d’origine. Certo, ora è difficile dire a quali approdi giungerà la sua personale ricerca artistica ma la vastità di interessi, di temi e di questioni affrontate, sembra presagire una libertà carica di piacevoli frutti e di sempre maggiori traguardi. 



Recensione Critico d'Arte Mosé previti