Pietro Serradifalco
RECENSIONE MARILENA BIANCHI
I lavori di Marilena Bianchi rivelano gli impulsi emotivi di un animo sensibile e partecipe alla sempre sorprendente e arcana bellezza che abita la natura. Sul supporto ceramico prendono vita splendide composizioni floreali da cui emergono a volte figure antropomorfe, ninfe dei boschi o farfalle variopinte, che si fondono in una sorta di vertigine cromatica. La tavolozza di Marilena Bianchi è ricca di declinazioni di pigmenti. In essa si trovano sia tonalità che conferiscono realismo alle sue rappresentazioni, che definizioni cromatiche dettate da libere intuizioni immaginative.
Attinenza al verosimile ed espansioni di fantasia si coniugano per conferire un'aura magica ai lavori di questa talentuosa pittrice che predilige la tecnica della ceramica, arricchita da reminiscenze espressioniste.
L'impianto compositivo nasce dalla necessità di dare forma al suo sentire, rafforzato poi nella declinazione armoniosa di particolari. Tuttavia una sorta di vaghezza acuisce la sensazione di trovarsi di fronte a una dimensione sospesa, dove la realtà si stempera in emozione.
L'incedere sulla superficie del supporto ceramico è guidato da una manualità sicura, a cui sono concessi pochi ripensamenti; i contorni si sfumano, per lasciare spazio a una gestualità istintiva che, nella successione dinamica, crea una coinvolgente sensazione di movimento.
Sono momenti di grande sincerità e di forte impatto emotivo, che comunicano a chi guarda il senso compiuto di una narrazione