Antonio Sergi

Simboli e geometrie dove è imprigionata la nostra sostanza

Di

Antonio Sergi

23/12/2016

Artista e studioso. Il maestro e pittore Mario Marasà, tra surrealismo, simbolismo ed espressionismo, offre l’anelito capace di superare il proprio sguardo sul mondo, alla ricerca delle sostanze sognanti che appartengono alle esistenze di ognuno. Una concezione artistica, la sua, in cui prendono vita i turbamenti e le emozioni più significative. Emerge il bisogno di pensare e immaginare la realtà come“superata e trasformata”, fino a «sublimarla e renderla visibile agli altri come qualcosa di soprannaturale». La sua corrente artistica si può codificare senza esitazioni «oltre il realismo». Nei suoi dipinti compaiono elementi ricchi di simbolismo, di figure geometriche che danno spessore ed espressione a ciò che lo stesso artista intende rappresentare. Predilige la figura umana, che, a volte, quasi schematica e semplificata, predomina nelle sue tele. Essa, infatti, spesso guida l’opera e, da sola o insieme ad altre figure, cerca sempre un contatto, che non è solo fisico, ma anche e soprattutto spirituale e trascendentale. Una figura umana sovente incorporata all’interno di un paesaggio marino e a oggetti che, non per caso, hanno un valore e un significato ultraterreno. Il tutto rarefatto da trasparenze, da figure schematiche, da linee che la abbracciano quasi come ad appropriarsene e a renderla un tutt’uno con ciò che la circonda. Immensa la passione nei suoi lavori, la stessa che infonde ai propri allievi nei corsi di disegno e pittura. Tra i soggetti che predilige, traspare la figura sacra. Per il maestro, l’anima è indiscussa sede delle emozioni, quelle più recondite, quelle perdute, quelle da ritrovare. «La pittura è il voler esprimere ciò che difficilmente si riesce ad esprimere con le parole, soprattutto precostituite – confida Marasà – con la pittura voglio esprimere ciò che è contenuto nelle zone più profonde e oscure della mia anima. Non mi soffermo sulla realtà, vado oltre, oltre l’evidenza, oltre il visibile». Salta agli occhi e al cuore che le composizioni di Mario Marasà derivano da ricerche e voglia di condividere il proprio essere. Un modus operandi ormai consolidato e sempre in continua evoluzione, quasi come una instancabile ricerca, di scoperta e ri-scoperta di sé e del mondo.

23/12/2016

Artist and scholar. The master and painter Mario Marasà, between surrealism, symbolism and expressionism, offers the yearning capable of overcoming one's gaze on the world, in search of the dreamy substances that belong to everyone's lives. An artistic conception, his, in which the most significant disturbances and emotions come to life. There emerges the need to think and imagine reality as "overcome and transformed", to the point of "sublimating it and making it visible to others as something supernatural". His artistic movement can be codified without hesitation "beyond realism". In his paintings there are elements rich in symbolism, in geometric figures that give depth and expression to what the artist himself intends to represent. He prefers the human figure, which, at times, almost schematic and simplified, predominates in his canvases. In fact, she often guides the work and, alone or together with other figures, always seeks a contact, which is not only physical, but also and above all spiritual and transcendental. A human figure often incorporated within a seascape and objects that, not by chance, have an otherworldly value and meaning. All this is rarefied by transparencies, by schematic figures, by lines that embrace it almost as if to appropriate it and make it one with what surrounds it. The passion in his works is immense, the same passion he instills in his students in drawing and painting courses. Among the subjects he prefers, the sacred figure shines through. For the teacher, the soul is the undisputed seat of emotions, the most hidden ones, the lost ones, the ones to be rediscovered. «Painting is the desire to express what it is difficult to express with words, especially pre-established words - confides Marasà - with painting I want to express what is contained in the deepest and darkest areas of my soul. I don't dwell on reality, I go beyond, beyond the evidence, beyond the visible ". It leaps to the eyes and to the heart that Mario Marasà's compositions derive from research and the desire to share one's being. A well-established modus operandi that is always in constant evolution, almost like a tireless research, of discovery and re-discovery of oneself and of the world.