giuseppe zumbolo

simoni michele è  un giovane e promettente artista. la sua arte ,innovativa e personalissima,nasce dal desiderio di condividere da un recente passato, fenomeni  di costume ,modi di vita,eventi che hanno  coinvolto intere generazioni. istintivamente è  attratto dalla pop art e dal nouveau realismo.

le sue creazioni denotano fantasia in grado di strutturare e assemblare vari materiali e oggetti,in una rappresentazione  un po' nostalgica di scene appartenenti alla memoria  collettiva. non mancano comunque  interventi puramente pittorici  e grafici per un esaustivo  utilizzo di tecniche e materiali. 

L'artista usa tutti  questi elementi  come un regista, per comporre rappresentazioni  quasi teatrali,di personaggi icone,che identificano fenomeni di costume. 

La cura con cui ricerca i vari oggetti  da inserire nella composizione, denotano una capacità  di approfondimento  e di coerenza. 

Non è  una visione superficiale, bensì un desiderio di evocazione  attraverso una narrazione accurata. 

Le scene rappresentate sono coinvolgenti, i vari  elementi diventano attori teatrali inseriti in un contesto scenografico. Simoni non attinge alla personale cerchia di ricordi,ma osserva e studia aspetti della nostra società, che hanno  coinvolto e condizionato la vita della maggioranza. Ricordi in cui la maggior  parte si  riconosce e rivive con partecipazione. Da non trascurare l'aspetto puramente estetico  delle rappresentazioni. Così vediamo un manico di una chitarra, assemblato con altri elementi dagli anni 70,il volto inconfondibile di jimi Hendrix, per una rappresentazione del rock.Un racconto esemplificatito dal linguaggio pop art,che usa essenzialmente immagini. I fenomeni di costume coinvolgono e ci fanno riflettere su noi stessi. grazie alla sensibilità e capacità dell'artista Simoni Michele in grado di creare  queste rappresentazioni  plastiche,abbiamo la possibilità di rivivere una memoria collettiva, che ci rammenta da dove  veniamo e ci aiuta a capire dove siamo diretti.una società senza la consapevolezza della propria memoria è in balia degli eventi.