A Monreale (Palermo) le opere di Mina Cappussi che sanno di mare e di luce: Ashanti Africa, Myricae, Vortici e Galatea
Il complesso Monumentale di Monreale, uno degli spazi più suggestivi del noto comune siciliano che domina Palermo, ospita la VI Biennale d’Arte Contemporanea. Esposte nell’antico complesso, un tempo sede del convento dei Benedettini ed attuale Galleria civica d’Arte moderna, le ultime opere realizzate da Mina Cappussi, pittrice molisana e direttore UMDI. Dal 18 giugno passeranno a Palermo.
La VI Biennale Itinerante d’Arte Contemporanea (Lecce) di Monreale (Palermo), accoglie le opere di Mina Cappussi, reduce da successi artistici in giro per il mondo, da New York a Dubai e Abu Dhabi, passando per le maggiori città italiane: Bologna, Milano, Roma, Venezia, Firenze. Dal 18 giugno le opere passeranno in permanenza per due mesi presso la Galleria ArtEos di Palermo di Marco Cordaro, in via della Libertà 103.
Con il Patrocinio del Comune di Monreale, promossa dall’Associazione Culturale ArtEos, titolare il giornalista Raffaele De Salvatore la mostra si tiene a Monreale, perla architettonica che sovrasta Palermo, nel magnifico Complesso Monumentale Guglielmo II, in passato sede del monastero dei Benedettini, oggi residenza della Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea “G. Sciortino” e della Biblioteca “Santa Maria la Nuova”. Con i suoi 5mila metri quadri di estensione, il Complesso Monumentale di Guglielmo II è oggi un prestigioso spazio museale, risultato di un’ampia opera di restauro ultimata qualche anno fa, parallelamente alla sua riqualificazione come museo multimediale.
Le splendide sale e i lunghi corridoi, accolgono dunque la mostra inaugurata lo scorso 30 aprile dalle massime autorità regionali e cittadine, alla presenza di un folto pubblico e sotto i riflettori della critica qualificata. Della giornalista e artista molisana Mina Cappussi, in esposizione e su catalogo, Ashanti Africa e, dall’ultima produzione, Myricae, Vortici e Galatea, che segnano una nuova fase stilistica della pittrice molisana che legge nell’anima dell’osservatore, reduce dal successo riscosso nel capoluogo lombardo per la Milan Art Week.
La mostra è curata dal delegato della Biennale per la Sicilia, Marco Cordaro presidente dell’Associazione Culturale ArtEos di Palermo. La prima edizione è stata inaugurata il 1 ottobre 2006 a Lecce alla presenza di un delegato della Biennale di Venezia (delegato per il padiglione Australia) il dott. Diego Carpentiero. La manifestazione ha toccato tappe nazionali ed internazionali quali: Bologna, Milano, Roma, Arezzo, Baveno, Soncino (Cr), Remanzacco (Ud), Cosenza, Colleferro (Rm), La Spezia, Lecce, Buenos Aires, New York ed altre importanti città.
“Lo scopo di questo evento – ci spiega Raffaele De Salvatore – è quello di far conoscere al pubblico validi artisti contemporanei, che stanno segnando il mondo attuale dell’arte italiana. Una manifestazione molto importante per la città di Monreale perché in questo periodo ci sarà un notevole afflusso di cultori, ammiratori e appassionati d’arte che ammireranno le bellezze architettoniche della città e le opere di questi artisti”. La biennale rientra nel programma del comune durante la festa del SS.Crocifisso.
BIO ARTISTICA:
Artista di spiccata poliedricità, Mina Cappussi nasce come scrittrice, giornalista e publisher ma sviluppa precocemente attitudine all’arte figurativa e alla fotografia. Comincia a sperimentare con la ritrattistica fino a quando sviluppa una forte inclinazione verso una poetica introspettiva. Si dedica da sempre anche alla poesia, specchio e propaggine immaginifica della sua pittura. La sua è “Fotopoesia”, canto dell’anima. E’ annoverata tra i Protagonisti dei Poeti d’Azione e tra gli aderenti fondatori e firmatari del Manifesto del Metateismo. L’apice della suo lavoro arriva nel dicembre 2014, anno in cui il MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITÀ CULTURALI E DEL TURISMO, le dedica una personale negli spazi del Salone Crociera, con il titolo “Discronie archetipe/Verso un Nuovo Rinascimento.
Il 2015 è l’anno decisivo per Mina Cappussi: una sua opera vola a New York per ART EXPO NEW YORK XXXVI edizione. Lo stesso anno il suo lavoro viene riconosciuto dal Museo MACIA (Museo di Arte Italiana Contemporanea in America) dell’Ambasciata Italiana per rappresentare in permanenza l’Arte Contemporanea Italiana presso il in SAN JOSÈ DI COSTA RICA, che ospita, tra gli altri, i contributi di Franco Battiato. In seguito, continua a esporre su Roma, dapprima negli spazi del museo adiacente all’aerea archeologica dello Stadio Domiziano – Piazza Navona e poi ad una collettiva per il Teatro dei Dioscuri al Quirinale.