“Il Cammino di Eva, Emozioni, Vino e Arte” : Inaugura nel Parco WWF di Guardiaregia
Recuperare le memorie della nostra vita passata, attimi ed emozioni che credevamo perduti, grazie al risveglio olfattivo collegato al potere evocativo e seduttivo dell’arte. Un progetto ambizioso che prende piede in Molise per viaggiare lungo la corsia preferenziale dei luoghi d’arte, dei palazzi nobiliari, delle dimore storiche, dei musei e delle ville di tutta Italia.
Nato da un’idea della giornalista-artista Mina Cappussi, Il Cammino di Eva (Emozioni, Vino, Arte) è un percorso multisensoriale collegato alla Emotional Art, che oggi compie il suo primo passo, in punta di piedi, in un casale del 1700 nel Parco WWF di Guardiaregia, grazie ad un team composto da Monica Monaco, emotional manager, Giulia D’Ambrosio, sommelier ed emotional winer, Simone Barbato, ipno-coach, Mina Cappussi, fondatrice Emotional Art, Federica Lucarelli, AEM B.
Oggi, lunedì 31 ottobre, presso il Casale Kolidur, il primo step del Cammino di Eva sarà una giornata formativa speciale, con ospiti provenienti dal Nord America, che si ritroveranno faccia a faccia con la loro parte più profonda, alla scoperta della propria guida interiore, di quelle parti di loro stessi sommerse dagli anni e dalle esperienze.
“La vita frenetica che conduciamo – spiega Monica MONACO – ci ha fatto perdere il contatto con l’istinto, ha allentato i sensi e i ponti con il nostro vero sé. L’arte, e in particolare l’Emotional Art, grazie ai rimandi simbolici, è uno strumento di elezione per ristabilire il collegamento interrotto, dato che il nostro inconscio è in definitiva un potente sistema di decodificazione. Il rapporto con il vino, con il coinvolgimento dell’olfatto e del gusto, attiva un circuito dal potenziale smisurato. In questo primo approccio formativo, la presenza di un ipno-coach servirà a centrare l’incontro sul lavoro introspettivo che ognuno andrà a fare su se stesso, sia durante l’aula, che nel corso delle degustazioni”.
Scalzi, luci soffuse, i fruitori del Cammino di Eva faranno un’esperienza unica alla scoperta dei segreti della Emotional Art, utilizzando il modello AEM, riattivando tutti i sensi con vini pregiati e prelibatezze della gastronomia internazionale. Si comincia alle 9.00 con la preparazione e la formazione, la degustazione dei vini abbinati ad ogni quadro e il pranzo, che non sarà “convenzionale”, ma piuttosto un momento rafforzativo dello stato evocativo, guidato dalla voce di Simone BARBATO, autore del modello bio-psico-sociale AEM (Ambiente Emozioni Mente), Coach in Programmazione Neuro Linguistica che ha perfezionato la Meditazione Trascendentale in un Monastero Buddista in Tailandia in cui ha vissuto indossando l’abito del Monaco dopo il rito di iniziazione.
“Il senso privilegiato della memoria è l’olfatto – spiega Giulia D’AMBROSIO – e l’odore è un grande alleato dei ricordi, ci permette di viaggiare nel tempo. Un odore, un profumo, hanno il potere di renderci presenti eventi lontani, rievocando con ricchezza di particolari un episodio della nostra vita legata ad un’emozione”.
“I quadri-specchio sono parte integrante del percorso multisensoriale – chiude Mina CAPPUSSI – e mostrano diversi livelli di lettura e di interpretazione, e nei quali ognuno “vede” il proprio riflesso, risuonando all’unisono con quella particolare vibrazione. E’ lo specchio di Alice che si nasconde dietro ogni mio quadro, il varco nel mondo “altro” che capovolge la visuale, la deforma, ribalta, muta e mette sottosopra ciò che si è minuziosamente costruito. Mi basta poco per entrare in sintonia con chi si innamora di una mia opera e così riesco a “leggerlo” dentro. Per questo che i miei quadri sono veri e propri strumenti di indagine, per guardarsi dentro e riconoscersi”.
Il Cammino di EVA sarà presentato ufficialmente nel superbo castello di Macchia d’Isernia e a seguire in un museo della capitale. Per ora non ci resta che vedere cosa succederà in questo inconsueto connubio tra vino, arte, cibo, emozioni, ipnosi e montagne del Matese. Il marchio grafico è di Eliana Cappussi sull’opera Continuum.