MOSTRA PERSONALE DI MINA CAPUSSI – URPHANOMEN CERULEO
:it]Dal 19-03-2015 al 12-04-2015
Già ospitata dal dicastero simbolo dei Beni Culturali del Bel Paese, Mina Cappussi fa parte dei 20 artisti recensiti da GIORGIO MONDADORI nella pubblicazione curata da Giammarco Puntelli sugli ARTISTI CONTEMPORANEI DEL NUOVO RINASCIMENTO, Movimento del Metateismo fondato da Davide Foschi.
La mostra è stata presentata lo scorso 6 marzo all’interno di WAW – Women in Art Week – Settimana di Cinema, Teatro, Musica, Reading, Dibattiti, Arte, Fotografia, Happening, Visite Guidate, Degustazioni di Arene di Roma, patrocinato e promosso da Roma Capitale nell’ambito degli Eventi Culturali 2015 del Municipio Roma I Centro.
URPHANOMEN mette in mostra, con soavità barocca e regressioni impressioniste, volti femminili, colori, simboli, archetipi, sui nudi mattoni di resti archeologici, arcate, colonne, gradinate rosse di laterizio erette duemila anni fa.
“Gli Urphanomen – spiega Mina Cappussi – secondo Friedrich Schelling sono fenomeni primordiali, soggetti a continue metamorfosi, rappresentano un po’ il legame fra l’uomo, la natura, l’universo.
Per Eidegger l’ Urphanomen è ciò che è originario, che non può essere ricondotto ad altro o, come dice Goethe, “ideale, in quanto ultimo conoscibile, reale, in quanto conosciuto, simbolico, perché racchiude tutti i casi”. In campo cinematografico l’Urphänomen è il principio di frammentazione e successiva ricomposizione, ossia la creazione del movimento a partire da una serie di figure statiche.
Il Progetto URPHANOMEN scompone infatti le “parti” di cui è composto un individuo, anche le più brutte, i mostri che stanno dentro, le criticità, le debolezze comuni a tutti e ricompone l’essere umano che c’è dietro, summa suprema, bellezza infinito, carne e spirito, luce e tenebre”.
Al taglio del nastro, fissato per le ore 17.00 di giovedì 19 marzo a Piazza Navona, ingresso in via di Tor Sanguigna, 3 (a due passi dal Senato della Repubblica), presenze di spessore: critici d’arte, storici, giornalisti, attori, poeti, figure istituzionali.
La mostra è curata da: Genny Di Bert, storico e critico d’arte, Docente di Storia dell’Arte, Fenomenologia delle Arti Contemporanee e Sociologia dell’Arte Contemporanea presso il RUFA, Rome University of Fine Arts; Prof. Marcello CARLINO, critico letterario e d’arte, docente di Letteratura italiana contemporanea dell’Università Sapienza di Roma, Presidente del Conservatorio di Musica “Licinio Refice” di Frosinone, Prof. Massimo PASQUALONE, critico d’arte e critico letterario, giornalista e autore,docente di Sociologia e Bioetica presso l’università G. D’Annunzio di Chieti.[:]