MILANO FASHION WEK

EVENTO INTERNAZIONALE 

GALLERIA FARINI A MILANO

17 SETTEMBRE 2019

"I confini dividono lo spazio; ma non sono pure e semplici barriere. Sono anche interfacce tra i luoghi che separano. In quanto tali, sono soggetti a pressioni contrapposte e sono perciò fonti potenziali di conflitti e tensioni."

                                                                                                                                                                        Zygmunt Bauman

"Il Confine" è anche il titolo dell'opera presentata dall'artista Monda Maksutaj, in occasione della Mostra collettiva Milano Fashion Week, evento internazionale Galleria Farini a Milano. La Maksutaj, assieme ad altri artisti stranieri, offre uno spaccato extranazionale del nostro tempo e della sua interpretazione affidata al linguaggio artistico.

Il Confine, realizzata nel 2002, è un opera profondamente emblematica, a partire dalla sua fenomenologia, definita attraverso a una costruzione semiotica complessa e da una palette cromatica decisamente significante. 

E noto dalla biografia dell'artista che Ella ama sorprendersi dell'afflato quotidiano, spesso quello velato, per traslare i risultati di una osservazione della natura che non si concentra solo sulle più rosee armonie ma ne esalta anche la meraviglia inenarrata, altrimenti celata. Allo stesso modo accade per grandi architetture, spesse dismesse.

Il Confine, dal linguaggio pressocché legato ad un espressionismo di matrice informale, genera nell'astante una diarchia emotiva, tenendone la percezione in bilico tra sentimenti differenti, opposti. Ad un primo momento, senza dubbio perturbante, fa da contraltare un secondo istante più riflessivo, ove alla evocazione straniante si affianca una necessità dell'osservatore di tentare un appiglio riconoscibile, di cercare un qualche dettaglio che porti opera a dialogare con il mondo reale per mimesis. Ciò non accade dunque tutto sembra restare in un limbo sospeso, in qui la tensione si rivolge al dubbio, all'irroconoscibilità che pur tuttavia, genera in sè uno slancio metaforico ed allegorico di inusitata forza, imprevedibile ed inatteso.