LIDYA CRISTINE GALLY
2004
" Fin dai primi lavori risulta evidente una spiccata vena fantastica e surreale. Il sogno e il gioco disinteressato del pensiero creano immagini suggestive e imprevedibili, libere da qualsiasi controllo della ragione ed indipendenti da ogni preoccupazione morale e perfezionistica:attraverso le sue opere si esprime la logica del sogno non condizionata dai limiti artificiali e convenzionali dei processi della coscienza,ma libera di attuarsi nei modi e nelle forme del suo spontaneo fluire.Osservando il suo lavoro, da un lato nasce un'irresistibile attrazione verso il mondo dell'irrazionale, per un' incantesimo fantastico del sogno; dall'altro, permette una decifrazione dell'espressione umana nelle sue espressioni più antiche. Ed è proprio sulla scorta di questo duplice messaggio di Monica che si comprendono i motivi dei sui temi, nonché la pulsione di una realtà priva di consistenza logica tradizionale e tesa a creare una sua inedita deduzione"