Francesco Nacci - Direttore Scientifico “Orizzonti Pedagogici” Scuole in rete, Suppl.nto del periodico "Scuola in formazione", in collaborazione con UNIStudi della Telematica "Guglielmo Marconi", UNISalerno, UNIBasilicata, Ist.ni Scol.che SGE FORM s.r.l.
L’Opera artistica di Nuzzo Monello
di Francesco Nacci
Nuzzo Monello è un artista eclettico la cui opera si snoda lungo la direttrice pittura - fotografia - scultura.
L’Artista, già dirigente scolastico, è immerso in una produzione costante e sistematica che da un punto di vista quantitativo richiede spazi per cui quelli a disposizione non sono sempre sufficienti.
L’aspetto quantitativo non è rilevante in quanto quello qualitativo attira l’attenzione di chi, a livello di lettura profonda dell’opera d’arte, è in erba come me.
Guidato dall’Artista ho avuto l’opportunità di visionare numerose recenti opere pittoriche realizzate a spatola, numerose maioliche e tante altre opere che completano la sua produzione nell’arco temporale che va dal 1965 ad oggi con tecniche varie tra cui guazzi, acquerelli, tempere con pennelli e uso delle dita.
Tra tutta la produzione è difficile selezionare quelle poche opere che possono trovare spazi sufficienti in questa rivista che ospita per la prima volta Nuzzo Monello.
Due parole sulla personalità di Nuzzo Monello sono d’obbligo.
L’Artista è nato a Avola e vive e opera a Noto, ridente cittadina del siracusano e conosciuta a livello internazionale per i suoi splenditi palazzi in stile barocco, in particolare per la cattedrale e per la famosa infiorata che ogni anno la terza domenica di maggio adorna via Corrado Nicolaci con simmetrie variopinte di fiori.
Nuzzo Monello promotore e Maestro infioratore dell’Infiorata ebbe nel 1982 e negli anni a seguire dal comune l’incarico della direzione artistica.
In contrada di Avola confinante col territorio di Noto, denominata Sant’Elia, Nuzzo Monello ha un suo habitat personale confortevole e ameno in cui realizza tutta la sua produzione artistica che oltre quella sopra descritta ha trovato momenti espressivi in due pubblicazioni la prima del 1991 “Appunti sul territorio montano di Noto” corredata da un nutrito album fotografico, premiato da “Historiae Siciliae” per la migliore fotografia d’ambiente; la seconda “ἀνϑολογία” un corposo volume edito nel 2017 corredato da immagini fotografiche della flora vascolare della chiesa rupestre del Monte Sant’Elia.
Queste poche note non sono sufficienti a descrivere la personalità eclettica di Nuzzo Monello in quanto le colonne di cui possiamo disporre ci impongono dei limiti pertanto entriamo nel vivo della produzione artistica con la presentazione di alcune opere a spatola.
La prima in ordine di produzione temporale è “Sosta” qui di seguito rappresentata. Il tema è quello dell’emigrazione nel mediterraneo filo conduttore che conduce alle altre opere prodotte nel primo trimestre del 2018. Risalta immediatamente la barca in sosta come espressione di bisogno umano del riposo come se stanca del continuo movimento di un andirivieni nel mediterraneo con un carico di uomini, donne e bambini che cercano una loro casa in cui trovare soddisfazione ai bisogni di prima necessità. Il mare mosso, il cielo rassicurante i colori tenui in contrasto con il giallo della sabbia su cui la barca stanca riposa rappresentano un insieme armonico espressione di un’anima artistica anch’essa in cerca di riposo, tranquillità e serenità.
La seconda “Lampedusa” sembra articolarsi in più temi. In basso la vegetazione ricca di fiori rappresentati con colori vivaci; in secondo piano le colline e il mare che abbandona il suo naturale colore azzurro per acquisire le tonalità di un rosso vivo quasi volesse rappresentare il sangue di cui il mediterraneo spesso ti tinge.
Manca la rappresentazione dell’orizzonte inghiottito dalla fusione di cielo e mare per cui il tutto sembra sprofondare in un abisso immaginario.
La terza “Migrazioni” rappresenta il dramma umano che trasforma il mediterraneo in un cimitero per chi viene ingoiato dalle onde di fronte allo sguardo indifferente di uccelli che ignorano la tragedia di chi disperatamente lotta per salvarsi.
La percezione visiva dell’insieme è impressionata da colori vivaci, tenui e oscuri che danno sensazioni gradevoli, rasserenanti, drammatiche in un’armonia di elementi opposti.
La quarta “Tzunami” scultura che tra le tante viene qui rappresentata è la sintesi di altre due opere il cui tema è il mare “Irrequietezza” e “Giganti” che ci fa dire con Joseph Conrad: “Il mare non è mai stato amico dell’uomo. Al massimo complice della sua irrequietezza.”
La scultura rappresenta lo stravolgimento che lo Tzunami procura.
Nuzzo Monello non è tutto qui. Il poco rappresentato è sufficiente per avviare la conoscenza di un artista che merita di essere conosciuto per le sue capacità tecniche, per le sue qualità artistiche, per la sua interiorità poetica fatta di una poesia non di parole ma di colori, volumi e di sensazioni trasmesse attraverso le sue dita.
da: Orizzonti Pedagogici - 2018/19, Scuole in rete, Supplemento del periodico Scuola in formazione, con Università degli Studi della Telematica "Guglielmo Marconi", UNISalerno, UNIBasilicata, Ist.ni Scol.che SGE FORM s.r.l. Lagonegro (CS), pag.17/18.