Titolare Galleria "Tra terra e cielo" di Nizza Monferrato
Un elemento che contraddistingue la produzione degli ultimi anni di Paolo Avanzi è la volontà di perseguire l’aderenza alla contemporaneità secondo prospettive volutamente distorte. Una distorsione che proprio in quanto ricercata, meditata, studiata risulta attendibile.
Dalle prospettive offerte dall’artista l’immagine personale risulta quindi frammentata come riflessa su uno specchio andato in frantumi… Ma paradossalmente in questa dissoluzione, il soggetto ritratto (uomo o donna di tutti i giorni) sembra riacquistare una sua identità, quella negata dalla edulcorata e massificante società consumistico-tecnologica. E può essere davvero che questa congerie di tessere di un mosaico irrisolto, colta oltre il superficiale edonismo quotidiano, rappresenti la dimensione più autentica dell’uomo d’oggi, incapace com’è di cogliersi come soggetto unitario.
La coerenza perseguita durante questi anni verso questa direzione non ha impedito all’artista di escogitare nuove soluzioni via via più complesse che, dalla logica della frammentazione speculare in quadri rigidamente geometrici, si sono evolute in senso dinamico verso un disfacimento dell’immagine complessiva.
Nella produzione più recente i singoli tasselli risultano numericamente minori ma di dimensioni maggiori. E questo consente di cogliere una fisionomia complessiva del soggetto rappresentato, pur con una deformazione molto più spinta dei tasselli che lo compongono.
Sono sagome o ritratti che tuttavia di umano non sembrano conservare molto più delle suggestioni offerte dai ritratti di Francis Bacon.
Il tratto pittorico, in queste opere, assume una valenza più energica ed istintiva, rispetto alle precedenti contraddistinte da maggiore autocontrollo e aderenza al “reale”. E’ il segno di una evoluzione nella continuità, dove la continuità è tutta in una ricerca scompositiva che procede fino all’esaurirsi delle proprie potenzialità creative
Galleria Tra la terra e il cielo. Nizza Monferrato (5 - 8 Marzo 2008)