CRITICA di CARLA D'AQUINO MINEO presidentessa e critica d'arte dell'accademia museale MAISON D'ART (PD)



IL FASCINO DELL'IMMAGINARIO NEI DIPINTI DEL MAESTRO PAOLO POMATI

I dipinti di Paolo Pomati potrebbero evocare, da Magritte a Dalì, il filone storico surreale, in realtà, essi manifestano gli aspetti psicologici del contesto odierno nel tessuto sociale,svelano paesaggi intimi e nascosti della psiche nell'abbandono al sogno ed all'inconscio. Ecco che allora, i desideri inconfessabili dell'uomo, angosce, aspettative e nel contempo pulsioni paurose, tra fantasmi del mito, appaiono verso una dimensione incognita, mentre le visioni si caricano di mistero e simbologie nell'alchimia fantastica e nei labirinti del pensiero per cercare una fuga dal nostro io. Ecco perchè, le splendide visioni del maestro Paolo Pomati, interpretano i meandri più nascosti dell'anima, irti di simbologie arcane in una narrazione allusiva, quanto, fantastica nel mistero esistenziale che, sin dalle epoche antiche hanno ispirato pittori come Bosch e Brueghel. In tal modo la realtà diviene "irreale" ed esasperata nella figurazione, talvolta deformata, in cui s'insinua un mondo misterioso, popolato da figure inquietanti per cercare di superare tracce della memoria ed ostacoli esistenziali nella ricerca di un sogno impossibile, mentre libera il nostro subconscio che è sempre in continua mutazione. La straordinaria arte pittorica di Paolo Pomati, quindi, non segue un costrutto razionale, ma un'idea che percorre la fantasia del reale nel travisamento del mondo sensibile, filtrato mediante una surrealtà che rispecchia il mixage culturale del nostro tempo, rivelando la dimensione interiore dell'autore: quella scenografia "meravigliosa" che s'inoltra negli abissi dell'inconscio, aprendo nuove prospettive alla fantasia. Sta qui il pregio nei dipinti del maestro Paolo Pomati: l'arte supera i confini della "realtà interiore" che pulsa dal di dentro alla ricerca di un logos ideale di emozioni nelle voci silenti e segrete del linguaggio poetico/pittorico.

Acc. Carla d'Aquino Mineo

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