Critico d'arte Antonio Castellana
PATRIZA TESTONI
L’artista Patrizia Testoni genera un mondo mai finito, una fitta trama di forme nelle quali si condensa una speciale e personalissima poetica in cui tutte le opere, con la loro monumentalità e magnificenza si smaterializzano,diventano interpretazioni, omaggio e simbolo di una realtà interiore. Un tessuto pittorico costituito da un ampia gamma di colori liberato da qualsiasi residuo di pesantezza strutturale delle immagini. Si tratta di un “paesaggio scritto” quello che accende l’intensa sensibilità poetica attraversoopere grafiche e pittoriche, su tela, a pastello, matita ed olio, con soggetti che prevedono paesaggi, scene di vita quotidiana e rappresentazioni rivolte al mondo e alle sue debolezze. E le trame cromatiche, leggere e trasparenti, come i continui riferimenti alla luna e agli eventi astronomici si fanno sempre più prodigiose nel loro tramutarsi in segni di un teatro incantato e poetico, per l’accensione di sconosciute estasi, per la pregnanza di una sensibilità felice, per la scoperta di una energia primordiale e segreta. Una vertigine di meraviglia sulle orme di una ispirata sorpresa per le sue trame generative ed eleganti ci conduce in un mondo in cui Patrizia Testoni mette in scena tutta la sua capacità di sbalordirci. Come accade per le opere della serie “il porticciolo”, assolato e luminoso, ma anche “l’albero piegato” inclinato e ritorto dal vento e dal tempo. E ogni opera che tocca lo sguardo conduce a una realtà immaginifica perché quando la Testoni dipinge si trasforma, entra in un’altra dimensione, e, irretita dal peso del tempo e lo spazio, libera se stessa da ogni costrizione ed oppressione. E la riconoscibile visività della pratica pittorica dell’artista continua nel suo caparbio percorso verso il congiungimento dei due linguaggi: tra pittura e cultura. Perché, differentemente spezzate o infrante, tra una necessaria sintassi del colore, la cultura è in grado di offrire la sublimazione dell’arte e della poesia: è un gioco di fascinazione, in cui l’intensità della comunicazione visiva, fortemente caratterizzata sul piano della sensibilità poetica, non è solo un teatro di emozioni sedimentate nella forma della scrittura, ma un flusso continuo e appassionato di suggestioni.
Antonio Castellana
critico d’arte