Stella Romano

“Isole di mare” Lo sguardo dell’artista attua sortilegi remoti, reinventando l’acqua, forma simbolica eppure concreta e vitale, elemento che sottolinea l’aspetto transitorio e caduo delle cose ma anche rimando all’infinito e all’eterno. Variazione sul tema a significare la vita nel suo divenire e modificarsi: ci sorprende sempre il multiforme linguaggio attraverso il quale si esprime la natura mentre l’arte ne riconosce l’unità, sottraendo il reale allo sguardo dell’altrui dire. Sostiamo, perché guardare l’acqua è come comprendere il tempo. Sostiamo, non c’è conoscenza se non nell’ascolto; ridiamo l’origine suo alito delle cose, del loro scambiarsi reciprocamente il respiro in un sentimento, avvertiamo la risonanza emozionale con l’universo. Le “Aque” sono schemi obliqui contro il silenzio e l’esilio dell’anima dalla natura. Le inquadrature ravvicinate sono colori azzurri che ci catturano e stabiliscono un continente che rende eterna la nostra effimera figura di viventi, oltre il passaggio del tempo. Entriamo in una dimensione spaziale che è anche temporale; è oltre quel limite che si scosta ogni giorno ed il mondo diviene incredibilmente vasto.