Prof. Alfredo Pasolino

Sentire l’energia della materia, mettere a prova la sua resistenza e flessibilità alla modellazione, percepire la nobiltà dei materiali, piegare, osservare, plasmare, attraverso l’azione dell’uomo e le forze della natura (acqua e fuoco) possono modellare i materiali per dare una forma che possa contenere l’anima di un volto, di uno sguardo. Per Malavolta, inseguire le emozioni è una necessità da comprimere in pochi particolari: volti essenziali ed immobili sembrano osservare e sentire le emozioni di chi “guarda” in un intimo segreto codice dell’anima. I lineamenti delle forme si fondono con le curve in un’armonia di linee e toni chiaroscurati dalla luce, raccontano il bisogno umano di appartenere a qualcosa…ad una forma. Uno strano magnetismo avvolge l’Opera, un’alchimia che si realizza nel più assoluto silenzio…dà voce d’anima alle nostre insicurezze, ricerca alle nostre risposte.