Donat Conenna

Nelle opere di Pino Santoro esiste l’ipotesi (e la speranza) di un riaffermarsi dell’espressione come atto autonomo e autoctono, cioè non abbisognante di altro ismo, se non del gesto lievissimo d’intenzione e del supporto su cui far cadere e accadere l’enigma. Pino Santoro, credo si sia avvicinato il più possibile nello svelamento del mistero metafisico, con quelle presenze, diafane e vere ad un tempo. Egli porta avanti, nello stesso tempo, momenti di ricerca e di tradizione (tecnica e mito, immagine icastica e mistero situazionale).