Veronica Cavalloni
Manuela Serra è un’artista che con il suo gesto plasma la materia,
che in alcuni periodi è la terra e in altri è la commistione di metallo e
legno. Il tutto diventa gioco ed intreccio di materiali. L’oggetto
inizialmente non ha una forma o un senso ma è l’artista che lavorando
la materia coglie il senso e lo fa emergere, grazie ad un impulso
espressivo e ad una ricerca stilistica. Spesso sono le esigenze
inconsce che conducono l’artista verso la scelta di un materiale
rispetto ad un altro, favorendo così l’espressione profonda che
suggerisce ricordi, pensieri e visioni.
Come il principio filosofico, metaforico e direi tecnico del kintsugi
giapponese: l’arte delle “preziose cicatrici”, l’arte che prescrive l’uso di
un metallo nobile per riunire i pezzi di un oggetto di ceramica rotto,
esaltando le nuove nervature create. Aggiungendo bellezza da esibire
alle crepe che si creano quando l’oggetto si rompe, come fossero le
ferite che lasciano tracce diverse su ognuno di noi.
Con l’arte di abbracciare il danno, di non vergognarsi delle
ferite, così che le cicatrici diventano bellezza.
È l’essenza della resilienza. Nella vita di ciascuno si deve
cercare il modo di far fronte in maniera positiva a eventi
traumatici, di crescere attraverso le esperienze dolorose, di
valorizzarle ed esibirle convincendosi che sono proprio queste
che rendono ogni persona unica e preziosa.
(Visioni ricostruite di Veronica Cavalloni)