Remo Wolf

Remo Wolf (Trento, 29 febbraio 1912 ? Trento, 27 gennaio 2009) è stato un incisore italiano. Artista trentino ed incisore di fama internazionale, nato a Trento nel 1912, si dedica a partire all'incirca dagli anni '30 all'arte incisoria, tecnica che predilige e che lo accompagnerà durante tutto l'arco della sua lunga ed intensa vita artistica. Si interessa in particolare alla tecnica xilografica producendo un corpus di opere che conta migliaia di soggetti, sacri e profani, ironici, spesso dedicati alla montagna. È stato presente alle Biennali veneziane del 1942, 1950, 1954 e 1956 e alle Biennali dell'Incisione di Reggio Emilia, di Cittadella, Oderzo e di Carpi, al Premio Suzzara, al Premio Biella e alle rassegne della Calcografia Nazionale di Roma svoltesi in Italia e all'estero. --------------------------------Critica di Remo Wolf 1996--------------------- Recentemente ho avuto modo di vedere le incisioni linoleografiche di Pio Carlo Barola, lavori questi che vanno dal lontano 1978 al 1991. Sono incisioni che dal puro bianco e nero passano ad arrivare al colore con più matrici, a soggetto libero o a temi legati fra loro: Incisioni che seguono il filo delle esperienze pittoriche, ricche di una certa conoscenza simbolista, giocate su elementi di un semplice gioco d?incisione (cioè di semplice ?tagliata?) con rapporti di bianco e nero che si muovono quasi come elementi astratti a sé stanti, che conservano però segnali tradizionalmente figurativi, per una più rapida comprensione dei soggetti presi a prestito. Soluzioni quindi assai variate, correnti sul filo del rasoio, legate alla continua esperienza pittorica sempre presente come ?sostanza prima? dell?artista e nello stesso tempo, come ricerca tecnica in una astrazione del linguaggio dei rapporti fra le singole superfici. L?operare pittorico dell?artista Barola è stato ben esaminato da tre importanti studiosi quali Galvano (1980), Guasco (1986) e Solmi (1988), ben esaminato e illustrato il gioco delle linee plastiche e luminose, il richiamo ad un certo realismo documentato con eleganza, quasi travolto dalle linee o superfici sinuose che circondano le immagini, quasi tormento di pensiero o di vita turbinosa in cui è costretto a vivere l?essere umano del presente. Ma l?ansia della ricerca si muove continuamente anche nella linoleografia. Osserviamo ?Metamorfosi? 1978, ?Casale? 1984, ?Farfalle? 1985, ?Ami? 1988, ?Strade del Monferrato? 1985 a tre matrici, ?Natura morta? 1989 a cinque matrici, ?Composizione con zucca? ottenuta a matrice persa. Si noti la ricerca del valore del bianco e del nero piatto che varia a secondo delle dimensioni rapportate fra loro o l?uso di un secondo colore di fondo come in ?Venezia, Isola di San Giorgio?, o di più colori.. E? questa ricerca che evidenzia il valore dell?incisione, ricerca che potrebbe annoverare nuovi giochi e nuove possibilità, specie se all?esperienze finora vissute se ne affiancasse una nuova e ancor più stimolante: quella del legno. Il legno preso nel suo senso di ?filo? dove la materia fibrosa può condizionare, ma anche smuovere la fantasia dell?incisore a nuove soluzioni, a nuovi rapporti di bianconero, fuori da un gioco semplicemente chiaroscurale o lineare. Trento, maggio 1996