A Bruxelles, Pompei la Città Immortale
Mentre il sottosuolo vesuviano continua a restituire preziosi reperti, Pompei e la sua storia unica al mondo sbarcano a Bruxelles per una grande mostra.
Nello scenario della Bourse, tra i luoghi simbolo della città belga, Pompei. La città immortale svela al pubblico europeo tutta la grandezza della sua civiltà, giunta intatta fino a noi proprio grazie all'eruzione vulcanica che ne segnò la fine.
Impressionanti scenari 3D, spettacolari ricostruzioni di macchinari di 2000 anni fa e oltre 100 oggetti autentici provenienti dagli scavi archeologici mostrano la vita quotidiana e il sorprendente progresso tecnico-scientifico raggiunto dalla città romana, in un allestimento che coniuga la leggerezza dell’intrattenimento a una rigorosa ricerca storica.
Non è un caso che l’esposizione si tenga a Bruxelles: voluta dal Musée de l’Europe e realizzata grazie all’importante contributo scientifico del Museo Galileo di Firenze e del Museo Archeologico Nazionale di Napoli, essa ricostruisce una tappa fondamentale nello sviluppo della civiltà europea, che rintraccia nell’Impero Romano un antenato illustre.
Passeggiando nel tempo in compagnia del giovane Caio e dei suoi familiari, i visitatori potranno immergersi in una città brulicante di vita e di attività: dalla preparazione di un grande banchetto alla costruzione di un nuovo complesso termale, dall'agricoltura ai piatti tipici, fino ai segreti degli acquedotti romani, un’eccellenza nel mondo antico.
Non può mancare, naturalmente, l’eruzione del Vesuvio, restituita attraverso proiezioni 3D che catapultano il pubblico direttamente nel cuore della catastrofe.
Ma non si tratta dell’unica emozione del percorso, che giunge fino alla scoperta archeologica della città sepolta e permette, attraverso un’altra installazione immersiva, di rivivere la sconcertante esperienza della distruzione attraverso le voci degli abitanti di Pompei.
Per continuare con curiosità e chicche poco note: dall'allevamento dei ghiri all'uso innovativo del vetro, dal primo contachilometri della storia alle cure mediche per fratture, occhi e denti, in fondo non troppo dissimili da quelle attuali.
Infine, l’incontro con un ospite speciale: lo scrittore, naturalista e ammiraglio Plinio il Vecchio, che al momento dell’eruzione si trovava con la sua flotta proprio al largo delle coste campane.
Nel tentativo di porgere soccorso alla popolazione in pericolo e di osservare il fenomeno da vicino, Plinio raggiunse con le sue galee l’abitato di Stabiae, dove morì, probabilmente soffocato dalle esalazioni vulcaniche.
Per i visitatori più giovani è disponibile un itinerario particolarmente intrigante: equipaggiati come professionisti, potranno andare alla scoperta di misteriosi reperti rimasti sepolti per millenni, in un primo approccio all’affascinante mestiere dell’archeologo.
Intanto il sottosuolo pompeiano continua a dispensare sorprese. È di pochi giorni fa la notizia del ritrovamento di un deposito di derrate alimentari rimasto praticamente intatto e di numerose anfore con iscrizioni dipinte, che un tempo avrebbero verosimilmente contenuto olio, vino e salse di pesce.
Prodotta da Tempora in collaborazione con Civita Mostre su progetto scientifico di Giovanni Di Pasquale e realizzata grazie ai prestiti del Museo Archeologico Nazionale di Napoli, del Museo della Civiltà Romana e del Museo Storico Nazionale dell’Arte Sanitaria di Roma, del Parco Archeologico di Pompei e dell’Opera Laboratori Fiorentini, la mostra Pompeii. The Immortal City sarà in programma alla Bourse de Bruxelles fino al 15 aprile 2018.
Articolo pubblicato su: http://www.arte.it/notizie/mondo/a-bruxelles-pompei-la-citt%C3%A0-immortale-13775