Alla Galleria d’Arte Moderna di Roma arriva InterGAM e i capolavori diventano 'touch'

Un progetto didattico che attraverso tre dispositivi touch-screen consente l’esplorazione di ventisei capolavori della collezione del museo, non sempre visibili ai visitatori

ROMA - Si chiama InterGAM, il progetto didattico della Scuola di Comunicazione e Didattica dell’Arte dell’Accademia di Belle Arti di Roma in collaborazione con la Galleria d’Arte Moderna.  

Promosso da Roma Capitale, Assessorato alla Crescita culturale - Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, il progetto ha visto il coinvolgimento di cinque docenti e dieci studenti dell’Accademia delle Belle Arti. Attraverso tre dispositivi touch-screen, consente l’esplorazione di ventisei capolavori della collezione del museo, non sempre visibili ai visitatori, se non attraverso le mostre tematiche temporanee.

I dipinti e le sculture sono stati selezionati per il loro valore artistico e per il forte legame con la storia cultuale e artistica della città di Roma, in un periodo compreso tra il 1860 ca. e il 1955. E’ stato quindi realizzato un percorso con immagini delle opere di Sartorio, Balla, Scipione, Morandi, Turcato, Manzù fatto di rimandi e associazioni visive. Gli accostamenti tra le immagini guidanoalla costruzione di un senso e inducono il pubblico a un atteggiamento interattivo stimolandone la curiosità e rendendolo partecipe nella costruzione del significato. Le immagini sono accompagnate anche da brevi testi. 

Due dei tre dispositivi touch-screen sono collocati su cavalletti ergonomici la cui altezza da terra consente la consultazione anche a un utente con disabilità motoria, mentre un file audio permette agli utenti ipovedenti e non vedenti di accedere a una descrizione dettagliata delle opere. Attraverso i dispositivi touch-screen è inoltre possibile prendere visione, con immagini ad alta definizione proiettate a schermo intero, di altri 10 capolavori potendone apprezzare caratteristiche esecutive, stilistiche e tecniche.

Il progetto prevede anche una multivisione immersiva su schermo curvo, installata in una saletta ovale a essa appositamente dedicata. Il video ricostruisce il contesto storico, artistico, culturale e il costume, del periodo nel quale le opere selezionate sono state realizzate. Le immagini sono accompagnate dal commento musicale e dei radiocronisti e da brevi titoli. La multivisione immersiva è frutto di un accurato lavoro di selezione e montaggio di foto d’epoca, filmati d’archivio, della Roma tra 1870 e gli anni Cinquanta, e si avvale di un vasto repertorio a volte inedito, messo generosamente a disposizione dall’Istituto Luce, e dagli archivi della Quadriennale, del Mondo Operaio e della Scuola Romana.