Apre a Roma la nuova galleria Richter Fine Art con la mostra collettiva 'Non amo che le rose che non colsi'
Apre a Roma, a pochi passi da Castel Sant’Angelo, la nuova galleria Richter Fine Art con la mostra collettiva Non amo che le rose che non colsi.
Tommaso Richter, trentenne, collezionista e appassionato d’arte, apre la sua galleria ristrutturando un’antica bottega di un fabbro, proprio accanto allo spazio espositivo dedicato all'antiquariato e gestito dalla famiglia: una prosecuzione quasi fisiologica dell’attività, che dall'arte antica arriva ai giorni nostri. Lo stesso gallerista dichiara: «Aprire oggi uno spazio espositivo dedicato all'arte contemporanea può apparire forse un azzardo, ma è lo sbocco naturale del mio percorso: sono cresciuto in questi vicoli, circondato da opere d’arte e di antiquariato. Era destino che prendessi questa strada».
Non amo che le rose che non colsi, è la prima mostra collettiva ospitata dalla galleria. Allestita con i lavori di 5 artisti, tutti pittori, l’esposizione nasce dalla collaborazione tra Tommaso Richter e il curatore Saverio Verini, che hanno lavorato insieme sia alla costruzione del progetto che alla realizzazione del catalogo, oltre che alla scelta degli autori: Silvia Argiolas (1977), Dario Carratta (1988), Luca Grechi (1985), Emilio Leofreddi (1958), Giuliano Sale (1977).
Il titolo della mostra Non amo che le rose che non colsi cita un verso di una poesia di Guido Gozzano, contenuta ne I Colloqui del 1911. Il poeta restituisce nella scrittura un senso di struggimento e inquietudine attraverso immagini concrete, vivide, manifestando un senso di nostalgia che si può ritrovare anche nei dipinti di tutti gli artisti, ognuno dei quali ha tradotto questo “sentimento” in maniera del tutto personale.
L’esposizione si divide su due livelli: al piano terra sarà allestito, per ogni artista, un lavoro di grandi dimensioni; al piano inferiore, invece, ogni autore presenterà coppie di lavori di formato ridotto, di modo da mostrare un più ampio spaccato sulla propria poetica.
Tommaso Richter definisce fin da subito la direzione della galleria, che intende presentarsi come un “laboratorio” di sperimentazione attorno ai linguaggi della pittura e alle possibilità che il mezzo offre. Le prossime mostre infatti vedranno il coinvolgimento di altri artisti e di critici, invitati a riflettere sul lavoro degli artisti e sul ruolo e le possibilità che la pittura offre oggi.
Dal 18 Ottobre 2016 al 23 Dicembre 2016 - ROMA
Articolo pubblicato su: http://www.arte.it/calendario-arte/roma/mostra-apre-a-roma-la-nuova-galleria-richter-fine-art-con-la-mostra-collettiva-non-amo-che-le-rose-che-non-colsi-32005