Caravaggio in fuga dalla condanna a morte: una doppia mostra tra Palermo e Napoli

Prende il via il 14 dicembre la mostra "Omar Galliani - Lorenzo Puglisi. Caravaggio, la verità nel buio". I due artisti ripercorrono il viaggio del pittore lombardo attraverso i luoghi toccati a Palermo e a Napoli negli ultimi quattro anni di vita, in fuga dalla condanna a morte per decapitazione.

Prende il via il 14 dicembre 2016 la mostra "Omar Galliani – Lorenzo Puglisi. Caravaggio, la verità nel buio” che vede per la prima volta unite in una rete progettuale due istituzioni autorevoli come il Polo Museale Regionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Palermo e il Pio Monte della Misericordia di Napoli. La mostra, curata da Raffaella Resch e Maria Savarese, con un contributo critico di Mark Gisbourne, nasce per rendere omaggio a due artisti contemporanei nella loro ispirazione a Caravaggio.

Omar Galliani e Lorenzo Puglisi ripercorrono idealmente il viaggio del pittore lombardo attraverso i più significativi luoghi da lui toccati a Palermo e a Napoli negli ultimi quattro anni della sua vita, in fuga dalla condanna a morte per decapitazione. L’esposizione si divide in due momenti: dal 14 dicembre 2016 al 2 febbraio 2017 alla Cappella dell’Incoronazione di Palermo e dall’1 al 30 aprile 2017 al Pio Monte della Misericordia di Napoli.

Palermo: dall'"Agnus Dei" alla "Natività" di Merisi

A Palermo sono esposte alcune opere concepite appositamente per l’occasione dai due artisti: quattro grandi lavori di cui due inediti sono messi a confronto, corredati da disegni, dipinti e studi preparatori, opportunità unica per addentrarsi nella genesi del lavoro dei due pittori. Omar Galliani presenta un d’après Caravaggio di grandi dimensioni dal titolo Agnus Dei, affiancato al monumentale trittico Breve storia del tempo del 1999 (matita su tavola di pioppo, 300 x 600 cm) e Lorenzo Puglisi espone un nuovo dipinto dal titolo Natività (olio su tela, 300 x 200 cm), dedicato alla Natività palermitana dello stesso Caravaggio, insieme con Matteo e l’angelo del 2015 (olio su tela, 200 x 150 cm).

Napoli, il dialogo è con "Le sette opere di Misericordia"

A Napoli, i lavori sono inoltre posti in dialogo diretto con il capolavoro caravaggesco Le sette opere di Misericordia, realizzato su commissione del Pio Monte della Misericordia nel 1607 e da allora ivi custodito. Premessa dell’esposizione è, da un lato, il soggiorno che il Merisi avrebbe avuto a Palermo nel 1609 e la tela dedicata alla Natività con i Santi Lorenzo e Francesco d’Assisi collocata presso l’Oratorio di San Lorenzo, trafugata nel 1969; dall’altro, il periodo napoletano in cui realizzò alcune delle sue opere più evocative, come il Martirio di Sant’Orsola, la Flagellazione di Cristo e Le sette opere di Misericordia. Obiettivo è riunire ispirazioni, rimandi e contrappunti in una costellazione di senso che racchiuda l’opera di Omar Galliani e Lorenzo Puglisi, ne raffronti l’estetica e renda conto del loro debito al grande maestro del barocco.

Caravaggio, maestro di luce

Caravaggio è il maestro indiscusso della luce, per primo modella le figure cesellandone i tratti e facendole emergere dal buio sottostante con un’illuminazione drammatica. Grande protagonista delle sue tele dunque è la luce che affiora dal nero. O, in altre parole, il nero bucato dalla luce. In questa semplice e forte antitesi tra chiaro e scuro si collocano le ricerche di Galliani e Puglisi che di Caravaggio sembra abbiano fatto l’origine della loro esperienza estetica.

Il contrasto tra luce e ombra ci pone di fronte ad un’altra coppia di antinomie, poste dai due artisti in reciproco rapporto dinamico: l’uso della matita su fondo chiaro in Galliani porta a un disvelamento dei corpi che costituiscono aggregazione di materia scura; mentre la pennellata con colore chiaro su fondo nero in Puglisi rivela la luce che, prima celata nel nero, rende visibile frammenti di realtà.

Luce e ombra, dunque, come apparizione e scomparsa: l’epifania delle figure avviene come quella dell’angelo caravaggesco che scende dal cielo, mentre lo sfondo della scena è buio, annullato dalla densità del nero. Il più intimo essere dell’uomo, la sua condizione esistenziale, la verità del suo esistere, vengono avvicinate ed appaiono in un istantaneo fermo immagine risolutivo.

Palermo - dal 14 dicembre 2016 al 2 febbraio 2017

Napoli - dal 1 al 30 aprile 2017

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