Chi era Munch prima dell’Urlo? Il racconto di due artisti, in una mostra a Bologna

La galleria ONO Arte Contemporanea di Bologna ha scelto di raccontare la vita e l'arte di Edvard Munch, ma soprattutto il dramma esistenziale nascosto dietro "L'Urlo", attraverso la scultura e il fumetto.

Chi era Edvard Munch prima dell'Urlo? E quale residuo esistenziale ha lasciato quell'unico istante di angosciosa rivelazione sulla sua arte? Domande complesse, a cui la critica cerca da tempo di dare risposta.

Ma forse l'arte stessa in questo caso può andare oltre la critica, a ricercare le ispirazioni profonde che portarono Edvard Munch a divenire uno dei pittori espressionisti più famosi del mondo: così l'artista e architetto italo svedese Duilio Forte e la disegnatrice Giorgia Marras hanno tentato, attraverso linguaggi diversi, di dare voce all'urlo interiore nascosto dietro quella tela, e a raccontare, immaginandolo, chi era Edvard Munch prima dell'Urlo.

L'urlo interiore

È il 1893 quando Edvard Munch termina “L’Urlo”. Si racconta che Munch camminasse con due amici in un parco quando, sentendosi improvvisamente affaticato, si appoggia ad una balaustra dalla quale riesce a vedere il fiordo norvegese e, dietro di esso, gli amici che proseguono la camminata. Ad un tratto il tramonto trasforma la luce del cielo in una fiamma di fuoco, di un colore talmente intenso da provocargli uno shock: un'urlo sembrò squarciargli il petto e l'anima, e appena tornato a casa questo si tradusse sulla tela nel famoso capolavoro. “L'Urlo” non è soltanto il più importante quadro espressionista, ma anche uno straordinario elemento “pop”: Munch lo dipingerà più volte, in serie, anticipando in qualche modo i processi creativi della Pop Art americana.

“Finis Extra”: uno sguardo nel mondo di Munch

Duilio Forte ha immaginato, ricostruendolo, lo studio di Edvard Munch durante il periodo di realizzazione de “L'Urlo”: lo spettatore si trova di fronte, anzi all'interno, della casa dell'artista norvegese, e attraverso tre finestre può rivolgere la sua attenzione ad un aspetto dell'arte di Munch. Al centro della stanza è invece posizionata l'opera “URSUS Cinematicus”, un piccolo schermo che proietta il corto “URSUS in love”, una profonda riflessione sui temi della paura e della sfida di essa, due tematiche parallele presenti, in modo estremamente complesso, nelle opere di Munch.

Munch prima di Munch

Edvard nasce a pochi chilometri da Oslo, in una famiglia puritana che viveva in quartiere operaio. L'autrice Giorgia Marras ha deciso di ripercorrere la vita e la carriera di Edvard Munch con una graphic novel dal titolo “Munch before Munch”, proponendo un viaggio illustrato alla scoperta di questo Edvard, il meno conosciuto, quello che la fama della sua stessa opera-simbolo, “L’Urlo”, ha in parte coperto. Pubblicato in Italia per Tuss nel 2014, il fumetto è stato successivamente tradotto in francese per Steinkis éditions e in spagnolo per Sapristi Comic, facendo il giro d'Europa con il suo appassionato e visionario racconto sull'artista norvegese, e il prossimo 2 febbraio sarà presentato ufficialmente alla presenza dell'autrice presso gli spazi di ONO Arte Contemporanea.

Giorgia Marras e Duilio Forte compiono così una vera e propria incursione nella vita e nell'emotività artistica di Edvard Munch, riproponendo rispettivamente tramite la scultura e la pittura la genesi del suo capolavoro. Due generi diversi, opposti, ma che insieme gettano uno sguardo completo e complesso sull'opera di uno degli artisti più imitati e indagati del Novecento.

Dal 26 gennaio al 26 febbraio 2017 questo doppio “racconto” sarà in mostra presso gli spazi della galleria ONO Arte Contemporanea di Bologna, in occasione di Arte Fiera 2017, l'annuale incontro bolognese con l'arte contemporanea giunto alla sua 41° edizione. Nel caso di “Munch prima dell'Urlo” si tratta di una contemporaneità che guarda ai grandi maestri del passato, rielaborandone non soltanto i temi, ma anche le ispirazioni e la vita stessa dell'artista.

Articolo pubblicato su: http://www.fanpage.it/chi-era-munch-prima-dell-urlo-il-racconto-di-due-artisti-in-una-mostra-a-bologna/