Curarsi ad arte. L’Ospedale San Giuseppe di Milano diventa Galleria

MILANO - Si chiama “Curarsi ad Arte” l’iniziativa in progress (proseguirà fin oltre il 2017) realizzata grazie ad una partnership tra l’Ospedale San Giuseppe di Milano e l’Accademia di Belle arti di Brera.

Il progetto vede l’ospedale milanese trasformarsi in una galleria d’arte, in un percorso espositivo tra cura e cultura. In prima fila, impegnati in questa iniziativa di “museo in corsia”, che ha inaugurato giovedì 29 settembre alla presenza di Filippo Del Corno, Assessore Cultura Comune di Milano, Marco Bosio, Direttore Generale ATS Città Metropolitana, Giulio Gallera, Assessore Welfare Regione Lombardia, Roberto Maroni, Presidente Regione Lombardia, ci sono gli studenti dell'ultimo anno del Dipartimento di Arti visive di Brera. 

I promotori in una nota spiegano: "Un sodalizio virtuoso tra arte e medicina che da un lato, permette ai giovani artisti di farsi conoscere dall'altro crea le condizioni migliori affinché tra pazienti, familiari e operatori sanitari si instauri un clima di serenità e condivisione, utili ad agevolare il processo di cura".

Insomma l’arte in qualche può curare, o quantomeno può produrre benefici sull'umore, sull'ansia e sulla depressione, e questo è ormai riconosciuto in ambito medico, come sottolinea Daniele Schwarz, amministratore delegato del Gruppo MultiMedica al quale fa capo il “San Giuseppe”.

Il paziente, infatti, entrando in ospedale “cerca non solo prestazioni 'tecniche', ma anche accoglienza, condivisione ed empatia, poiché godere di uno stato d'animo positivo incide sul suo processo di cura e di guarigione. Per questo abbiamo voluto aprire le porte del nostro ospedale a una delle Accademie d’arte più note non solo sul territorio nazionale" - ha dichiarato Schwarz. 

Mentre Giuseppe Bonini, vice direttore dell'Accademia e preside del Dipartimento di Arti visive, ha spiegato come già da tempo l'Accademia di Brera sia in dialogo continuo con la città, con le sue istituzioni e i suoi enti e come quindi questa iniziativa sia stata accolta con entusiasmo “ma anche con l'attenzione e il rispetto che un luogo di cura, e in certi casi di sofferenza, qual è l’ospedale merita” - ha specificato Bonini. Il vice direttore di Brera ha inoltre specificato come, per quanto concerne le opere in esposizione, si sia compiuta “una precisa scelta di campo rinunciando a presentare opere con immagini iconograficamente riconoscibili. Sono stati selezionati dipinti in cui si esaltano gli aspetti cromatici e mettono in gioco le strutture percettive. Le tele sono tutte di grande formato, così da coinvolgere lo spettatore e portarlo in una dimensione 'altra', in uno spazio puramente sensoriale in cui può abbandonarsi attivando ricordi, rimandi, emozioni presenti o passate" ha concluso il vice direttore.

Le opere esposte sono state realizzate da: Flavia Albu, Alice Fiorelli, Chiara Gambirasio. Sara Rizzi, Jaco Caputo, Jacopo Pesenti. La selezione è stata effettuata dal Comitato Scientifico composto da Franco Marrocco, Direttore Accademia di Brera, Daniele Schwarz, AD Gruppo MultiMedica, Giuseppe Bonini, Preside del Dipartimento di Arti Visive, Accademia di Brera, Roberto Casiraghi, Docente del Dipartimento di Arti Visive, Accademia di Brera, Alessandra Chiarello, Direttore Marketing e Comunicazione, Gruppo MultiMedica, Sergio Harari, Presidente Associazione Peripato, Alberto Mugnaini, Curatore e critico d’arte.

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