Dalla natura all’arte. Gianni Pettena e Helen Mirra a Merano

Dalla natura all’arte. Si basa su questo assioma la mostra al Kunst Meran/Merano Arte con Helen Mirra che presenta “Camminare, tessere” e le “Architetture naturali” di Gianni Pettena. La direttrice Christiane Rekade unisce nella cittadina sudtirolese i percorsi di due artisti differenti ma speculari.

Due prospettive che s’intrecciano senza confondersi né oscurarsi attraverso una lettura trasversale della bellezza naturale. È una mostra che canalizza le risorse ambientali, metafore della relazione tra uomo e natura.

Al centro dell’esposizione i lavori di due autori che, pur ricorrendo a differenti pratiche artistiche ed appartenendo a generazioni diverse, si ritrovano grazie alla comune matrice: il confronto dell’uomo con la natura.

L’artista americana parte da un approccio induttivo e empirico, osservare le montagne e i prati durante le passeggiate in montagna, quella trentina come quella veneta (e in origine quella americana), si trasformano in opere minimaliste. Sculture, fotografie, frammenti di testo, tessiture. Ogni elaborato tessile diventa texture di un paesaggio reale e immaginario al contempo.

A unirli anche l’America, terra nata per lei e terra d’arte per lui, che vi ha lavorato a lungo.

Gianni Pettena è tra i fondatori del movimento architettura radicale. Tra arte concettuale e Land Art. Pettena – influenzato dalla sua attività di architetto – sviluppa le sue opere osservando l’ambiente circostante.

La natura è un archivio del tempo, come dimostra una delle opere dell’artista bolzanino, una complessa cascate di carta mobile che si muove. Percorsi artistici diversi per tecnica, espressioni, formazione ma uniti nel tentativo di rappresentare il linguaggio primigenio.