LÀ DOVE INTERVIENE IL DISEGNO. MOSTRA A TORINO

Opere artistiche di celebri fotografi italiani che utilizzano il disegno, il segno grafico e le arti mediali. La mostra Là dove interviene il disegno a cura di Luca Panaro, organizzata dalla Fondazione Bottari Lattes.

In esposizione una ventina di lavori inediti (disegni, litografie, rayogrammi, raggi di luce su tela, diorami e fotografie) dei fotografi Mario Cresci, Bruno Di Bello, Franco Vaccari e Paolo Ventura. La mostra, a ingresso libero, è a perta fino al 28 gennaio 2017, ed è sostenuta da Regione Piemonte.

Si tratta di un’occasione unica – spiega il curatore Luca Panaro – per riflettere sul rapporto fra disegno e costruzione dell’opera d’arte nella ricerca di artisti che si esprimono attraverso la fotografia e le arti mediali.

Come scrive Panaro nel catalogo che accompagna la mostra, è noto il passo in cui Giorgio Vasari vide il dodicenne Leonardo da Vinci nella bottega del Verrocchio «non solo a esercitare una professione, ma tutte quelle ove il disegno interveniva». Questa testimonianza è di rilievo per comprendere l’importanza che il disegno ebbe in tutta la variegata produzione del maestro fiorentino. Riportare ai giorni nostri questa riflessione consente di notare come il disegno sia ancora molto importante nella ricerca artistica contemporanea, in quanto studio propedeutico alla creazione dell’opera, ma anche parte integrante della stessa.

Fanno un uso sistematico del disegno non solo gli artisti che si esprimono tradizionalmente con pittura e scultura. Si riscontra un ampio utilizzo di questa pratica anche tra coloro che si esprimono con la fotografia e le arti mediali in genere.

L’esposizione, pensata per lo spazio espositivo torinese della Fondazione Bottari Lattes, verte in modo particolare sugli artisti che hanno scelto la fotografia come strumento espressivo preferenziale. In modo particolare sulle opere di Mario Cresci, Bruno Di Bello, Franco Vaccari e Paolo Ventura. Quattro celebri autori italiani noti al mondo dell’arte, presenti in mostra con opere inedite e solo in parte fotografiche, a testimonianza dell’importanza attribuita alla progettazione e alla relativa costruzione grafica della loro ricerca.

La mostra si compone di una ventina di opere di varie dimensioni nelle quali si palesa il rapporto tra disegno e fotografia ed è accompagnata da una pubblicazione con un testo di Luca Panaro e la riproduzione di tutte le opere esposte. Mario Cresci (Chiavari, 1942) ha applicato fin dagli esordi la cultura del progetto alla fotografia coniugandola alla sperimentazione del linguaggio visuale in ambito artistico. Negli anni Settanta la sua formazione e gli studi di design si confrontano nell’esperienza diretta con le culture etniche e antropologiche delle regioni del Mezzogiorno italiano, da cui deriva uno studio approfondito di oggetti e segni a testimonianza del rapporto uomo-territorio, come nelle opere presenti in mostra della serie Misurazioni (1977), dove la silhouette di Pinocchio è sviluppata in un foglio di lavoro e una dozzina di rayogrammi. Camera Torino gli ha di recente dedicato un’importante mostra personale, dal titolo Mario Cresci. Ri-creazioni. 

Fino al 28 Gennaio 2017 - TORINO

Articolo pubblicato su: http://www.arte.it/calendario-arte/torino/mostra-l%C3%A0-dove-interviene-il-disegno-33375