Le Tracce di Roberto Almagno in mostra a Milano

Negli spazi rinnovati della Galleria MAAB di Milano fino al 18 novembre si posso ammirare le opere di Roberto Almagno, eccelso scultore del legno, che fa uso dell’elemento naturale con grande maestria. Un lavoro paziente quello che l’artista compie sui legni raccolti nei boschi, dove, con accurata ricerca, seleziona i rami più adatti, quelli che meglio possano corrispondere alle sollecitazioni della sua ricerca.

E’ un processo lungo e impegnativo quello a cui è destinato il legno una volta giunto nello studio di Almagno. Nelle sue sapienti mani, viene ripulito dalla corteccia, levigato, irrorato con il fuoco e poi bagnato, messo in tensione per dare al legno la forma concepita, unito, intrecciato, patinato e colorato con velature di colore scuro che danno al legno un tono brunito.

L’artista non concepisce la scultura che non sia opera diretta dalle sue mani, ecco perché la scelta del legno, che comporta una lavorazione così complessa ma fascinosa, difatti nell'esposizione alla Galleria Maab la prima opera che accoglie il visitatore Memoria del 1997-2000 è un’installazione che immerge lo spettatore in quel mondo naturale così tanto amato dall'artista, l’insieme di sculture allineate e sparse mi hanno fatto pensare al juncus effusus, la bellissima pianta acquatica dalla forma cilindrica, è un’ opera affascinante, coinvolgente, spaziale e metafisica allo stesso tempo, a completare la mostra una serie di sculture e Ombre, lavori su carta dove l’artista usa cenere e fuliggine.

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