L’ipocrita azzeramento di valore. Mission impossible con Banksy chez Sotheby’s

Coup de théâtre di Banksy venerdì 5 ottobre a Londra chez Sotheby’s. Ma il “cortocircuito” della mercificazione non cortocircuita.

Il martello schiocca secco, one million pounds grida il battitore rivolto al telefono. Un battito di ciglia e l’opera di Banksy, appena aggiudicata tra gli ooh! increduli della sala, comincia lentamente a scivolare e a venir letteralmente fatta a striscioline da un tritacarte azionato a distanza, celato all’interno della cornice. Christie’s non avrebbe saputo fare meglio. Chapeau!

Il delitto è compiuto. L’ipocrita azzeramento di valore inscenato che contesta la mercificazione dell’opera d’arte, creandone paradossalmente di più con la sua sparizione, è una provocazione per gonzi. In realtà Banksy non cortocircuita un beata fava, il “problema della mercantilizzazione dell’arte è roba da vetero marxisti.

Il bersaglio vero semmai è “la cultura intesa come ufficializzazione di tutto in termini di segni e di circolazione di segni” (Jean Baudrillard).

Banksy è perfettamente consustanziale al mainstream corrente che attribuisce valore estetico alla qualunque. Ancora una volta la stramaledetta comunicazione ha prevalso, e l’idea di quello che un tempo si intendeva per arte è andato a farsi fottere un’altra volta.

News pubblicata su: http://www.artslife.com/2018/10/08/mission-impossible-di-banksy-chez-sothebys-lopera-si-autodistruggera-entro-5-secondi/