Mantova: Città di Giulio Romano, il progetto che celebra il grande artista manierista.
Presentato nei giorni scorsi il palinsesto degli eventi dedicati al più illustre allievo di Raffaello, a 520 anni dalla nascita. Protagoniste del programma saranno le mostre allestite a Palazzo Ducale e a Palazzo Te, dal 6 ottobre 2019 al 6 gennaio 2020.
MANTOVA - La città di Mantova celebra quest’anno Giulio Romano, il più geniale e innovativo discepolo di Raffaello Sanzio, con il progetto “Mantova: Città di Giulio Romano”.
Il palinsesto delle iniziative è stato presentato la scorsa settimana in una conferenza a Palazzo Lombardia in cui sono intervenuti Stefano Bruno Galli Assessore all'Autonomia e Cultura Regione Lombardia, Michela Zurla Storico dell’arte Complesso Museale Palazzo Ducale di Mantova, Stefano Baia Curioni Direttore Fondazione Palazzo Te, Giovanni Pasetti Consigliere delegato alla cultura Comune di Mantova, Mattia Palazzi Sindaco di Mantova, Attilio Fontana Presidente Regione Lombardia e Chiara Giudice Direttore mostre e marketing Electa.
“A distanza di trent’anni dalla grande mostra del 1989, dal restauro di Palazzo Te e dall’istituzione del Centro Internazionale omonimo, una nuova occasione per promuovere una delle città più belle del mondo, dove storia, identità e futuro, si uniscono e ogni giorno convivono” - ha dichiarato il sindaco di Mantova Mattia Palazzi. “Tutto questo accade sotto il nome di Giulio Romano, genio del Rinascimento, chiamato da Federico II Gonzaga e Baldassarre Castiglione per rinnovare profondamente la capitale virgiliana. Così egli fece, non solo nella Reggia Ducale e a Palazzo del Te, ma dovunque. Era doveroso quindi un nuovo omaggio al suo genio, composto da esposizioni, incontri, convegni, approfondimenti, rivisitazione delle sue opere monumentali. Così Mantova diviene tra il 2019 e il 2020 la città di Giulio Romano” - ha concluso il primo cittadino.
Mantova è stata per il maestro del Manierismo una vera e propria officina di sperimentazione e alcuni luoghi simbolo della città documentano, ancora oggi, la sua personale capacità inventiva.
Protagoniste del palinsesto di eventi a lui dedicati sono le mostre allestite a Palazzo Ducale e a Palazzo Te, dal 6 ottobre 2019 al 6 gennaio 2020.
“Con nuova e stravagante maniera” è una mostra che nasce dalla collaborazione tra il Musée du Louvre di Parigi e il il Complesso Museale Palazzo Ducale di Mantova, dove sarà ospitata. Il progetto elaborato dal comitato scientifico – composto da Peter Assmann, Laura Angelucci, Paolo Bertelli, Renato Berzaghi, Paolo Carpeggiani, Sylvia Ferino, Augusto Morari, Roberta Serra e Luisa Onesta Tamassia – vede il coinvolgimento del Département des Arts Graphiques del Musée du Louvre che, per la prima volta, concederà in prestito un nucleo di settantadue disegni, che ripercorreranno, in maniera organica e completa, la carriera professionale di Giulio Romano, dagli esordi a Roma, alla lunga e intensa attività a Mantova, evidenziando la molteplicità dei suoi interessi. Accanto alle opere del Louvre la mostra proporrà un’ulteriore e ricca selezione di disegni, provenienti dalle più importanti collezioni museali italiane e straniere (tra cui l’Albertina di Vienna, il Victoria & Albert Museum di Londra, la Royal Collection a Windsor Castle), oltre a dipinti, stampe e maioliche.
“L’iniziativa di Palazzo Ducale su Giulio Romano - ha spiegato Peter Assmann, direttore del Complesso Museale Palazzo Ducale - vuole essere un grande evento culturale che mostri al mondo l’eccezionalità della figura storica del più celebre allievo ed erede di Raffaello. Maestro del Manierismo, Giulio Romano ha lasciato a Mantova testimonianze straordinarie del suo talento di pittore, architetto e uomo di cultura. Questa mostra ha evidenziato Assmann rappresenta “un’importante chance per la città: andare oltre la tradizionale concezione di mostra temporanea per riunire tutte le forze produttive locali intorno a Palazzo Ducale e rafforzare l’immagine di Mantova come città d’arte in Europa e nel mondo. Al di là della sua importanza culturale specifica si tratta di un’occasione per fare rete tutti insieme verso un unico grande obiettivo di crescita collettiva”.
“L’evento espositivo - ha spiegato Jean-Luc Martinez presidente e direttore del Musée du Louvre di Parigi - permetterà di presentare negli ambienti di Palazzo Ducale settantadue fogli di Giulio Romano (1492 o 1499 – 1546) scelti all’interno del ricco fondo di disegni di mano dell’artista conservato al Louvre, il più importante oggi noto”. “La presentazione dei disegni del Louvre - ha proseguito Martinez -, completata dalla scelta di un’ulteriore quarantina di opere provenienti da altre istituzioni, offrirà al pubblico la possibilità di percorrere tutta la carriera di Giulio Romano, l’allievo di Raffaello che fu maggiormente influenzato dal suo stile e dal suo modo di lavorare. Questi fogli saranno eccezionalmente messi a confronto con le opere finite allo scopo di illustrare la relazione che, all’epoca, legava il maestro, i collaboratori e gli allievi: tra questi ultimi possiamo citare Fermo Ghisoni, Rinaldo Mantovano e, soprattutto, Giovan Battista Bertani, colui che gli succederà nella direzione dei lavori in Palazzo alla sua scomparsa nel 1546”.
Articolata in tre sezioni che approfondiranno aspetti diversi dell’attività di Giulio Romano, la mostra metterà appunto in luce la “nuova e stravagante maniera” della sua arte, secondo la definizione coniata da Giorgio Vasari nelle Vite de’ più eccellenti pittori, scultori e architetti.
Tra le iniziative legate alla mostra di Giulio Romano, si distingue, per l'alto tasso di esclusività ed innovazione, la caspule collection a cura di Lubiam, azienda mantovana leader nel menswear d’alta gamma. Ispirata dallo stretto intreccio tra arte e moda, la capsule sarà disegnata da Giovanni e Giulia Bianchi, appartenenti alla quarta generazione della famiglia e alla guida del team creativo dell’azienda. I capi dedicati alla mostra saranno firmati Luigi Bianchi Mantova Sartoria, marchio storico, oggi sinonimo di stile ed esclusività.
La seconda mostra dedicata a Giulio Romano sarà quella ospitata nelle sale Napoleoniche di Palazzo Te, dal titolo “Giulio Romano: Arte e Desiderio”, a cura di Barbara Furlotti, Guido Rebecchini e Linda Wolk-Simon. La rassegna, articolata in sei sezioni, indagherà la relazione tra immagini erotiche del mondo classico e invenzioni figurative prodotte nella prima metà del Cinquecento in Italia, esponendo dipinti, disegni e oggetti preziosi provenienti da venti istituzioni, tra cui il Metropolitan Museum of Art di New York e l’Ermitage di San Pietroburgo. Il tema della mostra, che offrirà al pubblico la possibilità di indagare un aspetto relativamente poco noto dell’arte del Rinascimento, è strettamente connesso al luogo che la ospita. Soggetti erotici e storie amorose sono infatti ricorrenti nelle sale di Palazzo Te, capolavoro indiscusso della carriera artistica di Giulio Romano. Il progetto di allestimento sarà a cura di Lissoni Associati. La mostra sarà accompagnata da un catalogo edito da Electa.
Fino ad aprile del 2020 il programma di iniziative prevede anche una serie di conferenze volte ad approfondire la figura di Giulio Romano e la sua “stravagante maniera".
Articolo pubblicato su: http://www.artemagazine.it/attualita/item/9646-mantova-citta-di-giulio-romano