OPEN 19. Esposizione Internazionale di Sculture ed Installazioni

La diciannovesima edizione di OPEN, Esposizione Internazionale di Sculture ed Installazioni si terrà dal 2 settembre al 2 ottobre 2016 all’Hilton Molino Stucky parallelamente alla Mostra d’Arte Cinematografica.

La mostra ideata e curata da Paolo De Grandis, co-curata da Carlotta Scarpa è organizzata da PDG Arte Communications con il patrocinio del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo e dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale.

19 anni di storia di sculture ed installazioni all'aperto presso gli spazi pubblici e quelli non convenzionali che si aprono alla fruizione di un pubblico eterogeneo, come il recente contesto espositivo del Molino Stucky, il più importante monumento di archeologia industriale conservato a Venezia: oggi sede dell’Hilton e centro culturale.

Ed è proprio l’interazione tra opera d’arte e spazio pubblico di sosta o di passaggio a far irrompere il bello nel quotidiano attraverso l’attivazione della percezione estetica dell’osservatore con la conseguente retrocessione della sua consueta interpretazione razionale della realtà. Riflessione che diventa una costante in OPEN così come una sfida per l’artista nel creare inediti sviluppi espressivi attraverso l’esercizio di dialogo tra opera e spazio.

Gli artisti presenti in mostra uniscono un uso estremamente libero del mezzo espressivo per contaminare gli spazi del Molino Stucky, dai grandi interventi scultorei di Liu Po Chun, Stefano Bressani e Giuseppe Verri visibili sulla Fondamenta della Giudecca alle opere plastiche del duo di artisti russi Recycle Group dove il leitmotiv della materia di riciclo dissacra i nuovi miti contemporanei, per poi passare all’installazione di Li Chevalier dove la particolarissima tecnica nella quale la tela subisce interventi di inchiostro per stratificazione successive si espande in intervento seriale, fino a Yahon Chang, Maestro Taiwanese che ha di recente debuttato al MACRO di Roma in occasione della seconda tappa del progetto a lungo termine From La Biennale di Venezia to MACRO.

International Perspectives a cura di Paolo De Grandis e Claudio Crescentini e le cui opere saranno rimodellate per il contesto di OPEN. 

Percorsi paralleli che, pur nascendo all’insegna della assoluta libertà espressiva svincolata da un tema obbligatorio, si contaminano. Esperienza che si ripete e si amplia quando il parallelismo coinvolge altre zone, altri giochi linguistici. Come nel Film PRE/POST CARDS di Antonio Falduto (UTO) che sarà presentato in anteprima mondiale ad OPEN e che si concentra sulla dicotomia temporale di un mondo lacerato tra il tentativo di far sopravvivere un passato sempre presente e la fascinazione degli aspetti più deviati di una marcia a ranghi serrati verso il futuro. Un’analisi su cui il regista sceglie di interrogarsi attraverso archetipi e miti moderni. Il film è stato girato in quattro città del mondo: Cape Town, Roma, Rio de Janeiro, New York e sono state coinvolti oltre settanta modelli.  

OPEN con la forza di questa sua formula straordinaria contribuisce a modificare il tessuto di una città, rendendola piattaforma internazionale di opere a cielo aperto, per insegnare ad un pubblico stupito una nuova, involontaria, stupefacente fruizione dell’arte nella dinamica leggera di una passeggiata fuori da pareti e perimetri troppo connotati e contenitivi che poi muta nella visione il suo contenuto.