Un Monet al Complesso Monumentale della Pilotta
Dal 15 giugno al 28 agosto 2019, in Galleria Nazionale sarà esposta una delle celebri "falaises", dipinte dall’artista tra 1882 e 1897, dal titolo “Falaise du Petit Ailly à Varegenville”.
PARMA - Il Complesso della Pilotta e Fondazione Cariparma presentano Un Monet in Pilotta. La “Falaise du Petit Ailly à Varegenville” e le origini dell’Astrattismo.
La Galleria Nazionale ospiterà la tela realizzata da Monet tra 1882 e 1897 ed esposta una sola volta in Italia, nel 2016. L’opera verrà accompagnata da alcuni testi critici che ne evidenzieranno le caratteristiche espressive che l'avvicinano alla pittura astratta.
Si tratta di un’opera di grande interesse per la ricchezza di riferimenti artistici e culturali, rappresentativa di un momento in cui l’arte europea si misura con le inedite ricerche compositive dell'arte dell'Estremo Oriente e sperimenta percorsi dai quali pochi decenni dopo nasceranno le avanguardie storiche. Il dipinto è quindi un esempio della centralità della ‘serie’ nella produzione artistica di Monet degli anni Novanta del diciannovesimo secolo, quando l’istantaneità ottica dell’Impressionismo si attua in direzione di una progressiva rarefazione della figuratività, precorrendo, grazie ad una vera e propria folgorazione di Kandinskij avuta a Mosca nel 1891, l’arte astratta.
“Falaise du Petit Ailly à Varegenville” raffigura il tratto della costa nord della Francia sul canale della Manica che va da Digione a Pourville fino a Varengeville, caratterizzato da una lunga spiaggia circondata da alte scogliere. Monet aveva soggiornato nella zona una prima volta nel febbraio-maggio del 1882, realizzando alcuni studi nei quali sperimentava da diverse visuali il rapporto roccia-cielo-mare. A distanza di oltre dieci anni, nel febbraio 1896 Monet torna sulla costa della Normandia. Il mare e le falesie battute dal vento freddo e dalla pioggia destano ancora in lui un grande entusiasmo per la bellezza dello spettacolo e offrono al pittore la possibilità di realizzare un nuovo ciclo di dipinti, come variazioni sullo stesso soggetto.
Benché La Falaise du Petit Ailly à Varengeville rechi la firma e la data 1882, per Cianiel Wildenstein il dipinto è stato eseguito fra il 1896 e il 1897, durante il secondo soggiorno, poiché, per punto di vista e stile, appare lontano dalla sede delle scogliere del 1882, più 'naturalistiche', mentre si inserisce perfettamente all'interno della produzione del 1896-97. Per Wildenstein infatti, in occasione di altre esposizioni presso la galleria Durand-Ruel nel maggio 1920, Monet aveva firmato e datato erroneamente alcune delle opere da esporre, fra le quali questa, basandosi sulla memoria.
Dopo l’acquisto da parte di Paul Durand-Ruel, collezionista e sostenitore della pittura impressionista, la tela passò per diverse collezioni private, fino ad arrivare oggi, in deposito giudiziario al Complesso Monumentale della Pilotta, in attesa di trovare collocazione definitiva, ci si auspica in una collezione pubblica italiana.
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