Un nuovo biopic diretto da Edouard Deluc, uscito nei giorni scorsi nelle sale americane e presto in arrivo in quelle italiane. Al centro della vicenda il fondamentale anno 1891, quando Gauguin parte per la Polinesia.

Da qualche anno il cinema pare aver scoperto la grande fascinazione che l’arte e gli artisti riescono a produrre anche presso il grande pubblico: e sono molti i film nati su questa scia, che hanno messo al centro dell’attenzione artisti come l’immarcescibile Picasso, van Gogh, Modigliani.

Finora però scarsissima era stata l’attenzione verso un personaggio interessante come Paul Gauguin, tra i più importanti artisti del post-impressionismo, frequentatore di Paul Cézanne e storico nemico/amico proprio di Vincent van Gogh.

Ora ha posto rimedio un nuovo biopic diretto da Edouard Deluc, uscito nei giorni scorsi nelle sale americane e presto in arrivo in quelle italiane: che nella parte del famoso artista vede all’opera un attore rinomato per ben altri ruoli come Vincent Cassel.

Al centro della vicenda – ovviamente, per chi la conosce – il fondamentale anno 1891, quando Gauguin, stanco della routine quotidiana della società occidentale e delle schermaglie parigine, decide di abbandonare moglie e figli, avventurandosi in direzione di Tahiti in cerca di una nuova fonte di ispirazione. Spingendosi fin nella fitta giungla locale, e incontrando la sua nuova musa, Tehura, ispiratrice di molti suoi capolavori.

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