Prof.Francesco Martani – anno 2002 - Affresco “L’Ultima Cena” – Chiesa S. Niccolò di Soci (Ar) Presentazione all’inaugurazione dell’opera- Estratti vari

Prof.Francesco Martani  (riconosciuto artista internazionale)

“…… Il Lazzeri ha utilizzato la tecnica dell’affresco pompeiano con l’aggiunta di nuovi prodotti dell’industria contemporanea in modo da trasmettere l’energia cromatica della tecnica ed affascinarci con la persistenza ed il fremito dei colori indistruttibili nel tempo….

…Queste raffigurazioni sono soprattutto modellate di profilo ed i volti visti da trequarti. La posizione delle mani è assai espressiva e lo sguardo contemplativo piuttosto che immobile. Tale veduta di trequarti permette di inserire tutti questi personaggi in un tempo ed in uno spazio particolari: i personaggi potrebbero alsarzi, girarsi da una parte e dall’altra; ciò che vediamo è un’immagine del loro esistere, ma non la loro esistenza fissata una volta per tutte. L’artista e pittore ha cercato e trovato un equlibrio tra verità e bellezza: i volti sono individualizzati, non nobilitati e resi consoni ad un’idea della qualità umana….

A volte le mani sono più caratterizzate dei volti. I dettagli inutili non abbondano. Lo spettatore moderno ha l’impressione di confrontarsi con uno spazio comune ed unico a tutta la chiesa. Infatti le superfici dipinte contribuiscono alla produzione di un effetto unico….

…Ciascun personaggio non è un ritratto isolato: infatti pur mantenendo ciascuno lo statuto di autonomia, rinforza la valorizzazione di se stesso obbedendo all’esigenza di verità, concedendo poco alla prerogativa della bellezza perché Essi sono gli Apostoli, gli eroi dei tempi nuovi e la pittura ne accentua il loro elogio….

…Le immagini dei singoli personaggi scaturiscono dalla verità che essi rappresentano e non dalla conformità dell’ideale. Essi sono belli perché sono veri e perché la loro immagine proviene dallo sguardo attento al mondo, nella luce del Cristo che sta per morire….”