Federica Murgia

SPERANZE ROSATE

Con pennellate, dalla pastosità intensa che si diluisce fino a tracciare velature romantiche, accompagnate da segni decisi e veloci che creano giochi di luci che rendono il soggetto, l’artista fissa l’essenza di speranze rosate che fioriscono virando nei rossi passionali che riportano all’aspetto più bello delle stagioni dell’esistere. Le ombre s’insinuano fra i verdi delle foglie e degli steli dai toni ammorbiditi da accenni di calugine. Promettenti coloriture, lussureggianti, di tinte vivaci, di peonie, rose, papaveri, garofani e tulipani sbocciati, vengono delineate in un racconto di bellezza travolgente che trova vita in opere che sono monito di preludio di sfioriture malinconiche che lasciano intravvedere le ombre del tempo che passa. Nelle opere di Raffaele Supino c’è l’urgenza di cogliere la fresca vitalità, che la natura sa donare, per perpetuare la bellezza della vita. Con la sua pittura sembra voler impedire che gli autunnali segni del tramonto si manifestino tingendosi dei toni grevi e tristi che portano all’inverno. Delicate sfumature descrivono, nel silenzio della spiritualità di toni violetti, le ritrovate lacche che inseguono le luci che vibrano dai rossi, ai viola, ai rosa per incontrare i bianchi ed illuminarsi specchiandosi nei tocchi di giallo. L’armonia della natura che si rinviene nei fiori invita l’artista a libertà espressiva e ad una profonda ricerca di religiosità che si estrinseca nel colore: nelle luci tenui che si rafforzano in una sapiente tecnica denotando un accurato studio che da forma ed espressività. Il dialogo di Raffaele Supino con le caduche corolle, che ricordano i boccioli, racconta la metafora della provvisorietà della vita che si perpetuerà nei dipinti che nell’apparente semplicità dei fiori mostrano la complessità della pittura e della vita.


Novembre 2017       

Federica Murgia