Ligabue

La ricerca continua del dolore da "impressionare"  sulla tela è lo scopo primario dell'artista. Il suo pessimismo cosmico, ereditato dal Leopardi, porta il nostro ad "assorbire"dalla realtà tutto ciò che è miseria e sofferenza, fondendolo con il suo stesso io, per poi rifletterlo sulla tela con tutte le sue varianti artistiche. L'artista dunque finisce per dipingere se stesso, la sua inquietudine, la sua realtà.

La realtà comune che l'artista ci presenta sotto forma di fiori, campi, paesaggi, è solo un momento di riflessione, una tranquilla attesa dell'attimo in cui l'ispirazione suprema avvolgerà la sua mente consentendogli di creare ciò per cui vive.

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