Giorgio Camaioni - Il Mascalzone
Uno sguardo dalla luna\ Terre di mare: Acquerelli di Romano
Tomassini 8 \ 19. 01.
'11 Palazzina Azzurra SBT
Non so a
voi. A me le due vele della cartolina della mostra evocano due archi rampanti
di cattedrale gotica. Svettanti nel cielo della Manica, più che sull'Adriatico.
Potenza
dell'acquerello: fa sognare. Ci faceva quest'effetto già in seconda-terza
elementare, con l'astuccio metallico dai due pennellini e le 6, 8 -12
vaschette circolari di colori-base da diluire, che trovavamo nel corredo di
scuola. Pastrocchiavamo, facevamo macelli. Io finivo subito il blu, poi il
rosso, il marrone mi durava? Nessuno di noi è diventato pittore, ma l'umido
acquerello chi se lo scorda: il primo arnese per provare a diventare artisti,
dopo la matita, o solo per sognare.
Di
acquerelli quasi non si parlò più, almeno fino agli anni 80, quando Toquinho
ne fece un pezzo dolce e orecchiabile e, guarda un po', sognante le atmosfere
del Brasile, le bossa-nova, Vinícius De Moraes. Era una musica laterale,
secondaria rispetto a quelle dei ritmi più potenti, coinvolgenti e di moda. Non
era neanche jazz, ma quanto gusto, raffinatezza, inventiva, cultura. Senza
baccano. Acquarello (con la a) ne era il simbolo. Sopra un foglio di carta lo vedi il sole è giallo ma
scolorirà Infatti poi quasi sparì.
Come
l'acquerello nella pittura. Tutti sanno cos'è, ma in pochi lo praticano. Sta in
disparte. Praticamente escluso dall'arte contemporanea, si sa che acquerellisti
non ci s'improvvisa. Non solo mano e occhio predisposti al disegno, devi
calibrare le mescolanze con attenzione, o saperle indovinare, guai sbagliare.
Come tingere a mano le stoffe o i tappeti. Arte difficile. Una goccia d'acqua
di troppo ti frega, non puoi tornare indietro, né cancellare. C?è del
gotico in Tomassini anche
perchè le sue opere le vedi costruite con rigore sapienza e pazienza, a riga
squadra e compasso. Mica da un qualsiasi architetto. Millimetricamente rifinite
ad acqua naturale, in regola con l'ecologia, silenziose, leggere, senza
trucchi.
Una
quarantina di pezzi tutti di proprietà: non in vendita, non sul mercato, mai
nelle aste, mai in televisione, senza volgari quotazioni. Da non perderle,
queste Terre di mare così ben narrate e messe in mostra, infine
incorniciate con cuore di pittore da un altro bravo artista amico.
Rinascita
dell'acquerello. Che è anche parola fortunata e rasserenante: sobria e senza
tempo, affettuosamente desueta. Non stanca. Che fa sognare l'ho detto.
Funziona
anche (acquerello e Tomassini non s'offendano) in pubblicità. Per esempio, il
buon riso Acquerello è fantastico già nella confezione: il tipico paesaggio
vercellese con sfondo di montagne innevate, e nuvole, e alberi, e uccelli in
volo. Sarà opera d'acquerello del Tomassini, che per un momento ha abbandonato
le svettanti linee (gotiche) di vele alberi e sartie di barche per dipingere,
tutto in orizzontale, quell'austero basso caseggiato rurale della tenuta
Colombara??