Antonio De Donno, VOCE ADRIATICA – 2 gennaio 1971
….A guardarli ora, gli eroi di questo nuovo olimpo, negli atti, nel gesto, nella domanda muta che questi volti esprimono, c’è chiara, mi pare, la risposta del pittore alla “verità “particolare di questo mondo; c’è l’insegnamento profondo, purificato dalle capacità misteriose dell’arte di questi “scarafaggi” all’uomo contemporaneo: l’aspirazione di un’esistenza primigena, di immediatezza e spontaneità. C’è attuata su queste tele la ristrutturazione della vita sulle chitarre e sui canti o sul rifiuto liberazione di ogni norma inesatta o pseudo-valore…. .
….Rosa, in conclusione, l’ha espresso con una pittura che è cronaca, arte ed impegno morale…. .