Vice, Il TEMPO – 29/30 maggio 1971

….Figure di donne in massima parte, o di giovani dei nostri tempi resi drammaticamente con un segno nervoso, con toni violenti, con invenzioni di forme. Una umanità sessuale o asessuata: comunque sempre in momenti particolari della vita, una specie di attesa di qualcosa che riesca a rompere e a distruggere l’incanto…. .

Le donne di Michele Rosa, con le loro carni verdastre, sembrano tese verso la distruzione del mito della verginità. Femmine che si spogliano per liberazione, donne che si distendono alla ricerca più di un atto di violenza che di un gesto d’amore. E questo Michele Rosa lo rende evidente con la sua tecnica più che con l’oggetto della rappresentazione…. .