Prof.essa Maria Bitonti
Un pennello per una “rosa”
Rosa Amerato è una donna di particolare sensibilità: riesce ancora
a guardare il mondo con occhi ingenui di fanciulla, provando stupore
e commozione di fronte a qualsiasi spettacolo della natura,
sia esso agreste, marino, sia semplicemente di fronte
ad un mazzolino di fiori freschi.
Non si lascia travolgere dai macchinosi ingranaggi dell’attuale società, iperbolicamente produttive e competitive; anche per questo,
l’artista calabrese è considerata “singolare”, per il suo modo
quasi anacronistico di vivere la vita, portando avanti, orgogliosamente, le sue naturali inclinazione, dedicando tutte le energie all’Arte.
In tutta la sua produzione, Rosa Amerato, mette a nudo la propria anima, risvegliando, nell’altro, reminiscenze, sensazioni ed emozioni
che sono parte integrante del mondo empirico
che connota il nostro essere uomini.
La Nostra, è irrimediabilmente innamorata della Natura, dalla quale trae ispirazione necessaria per creare e per la quale combatte,
acché venga amata e rispettata, convinta che solo questa,
possa infondere serenità ed equilibrio.
Nei suoi dipinti, non a caso, prevalgono fondamentalmente i valori coloristici, dove la delicata sensibilità dell’artista sembra manifestarsi
attraverso una vena romantica che contribuisce a creare uno stile figurativo di grande forza naturalistica.
La sua arte diviene, a volte, una “spugna assorbente”,
per dirla con lei stessa, quando ama definire il suo corso creativo,
abilmente eseguita attraverso l’impiego di colori, a volte, intensi,
a volte, tenui, ma sempre capaci di una luce interna propria.
Rosa Amerato, dunque, si dimostra coraggiosa nel perseverare
la tradizione pittorica, rifiutando la smania innovativa,
per difendere infaticabilmente l’ultima possibilità dell’uomo coevo
e di poter comunicare in modo genuino, semplice,
senza perdersi nel nulla o nel fatuo.
Maria Bitonti