Critico d'arte Salvatore Russo
"...Una figurazione che si discosta molto dalla tradizione. Il cavallo assume una cromia inusuale, quasi a voler ricordare quelli dipinti da Aligi Sassu.
La Monroe viene invece ritratta con tinte misteriose per richiamare concettualmente la sua vita turbolenta. Rosanna si fa portavoce della figurazione del reale. Quella figurazione che non ha bisogno di scorciatoie o inganni intellettuali per imporsi. Una figurazione che lascia spazio alla libertà espressiva dell'Artista. Abbandonata dunque la razionalità compositiva che vede il segno rinchiuso in prigioni architettoniche, Andreetta ha la forza di reinventare una nuova figurazione, capace di attrarre lo sguardo distratto dell'astante."
La critica fa riferimento ai dipinti Cavallo rosso e M.M.
La Monroe viene invece ritratta con tinte misteriose per richiamare concettualmente la sua vita turbolenta. Rosanna si fa portavoce della figurazione del reale. Quella figurazione che non ha bisogno di scorciatoie o inganni intellettuali per imporsi. Una figurazione che lascia spazio alla libertà espressiva dell'Artista. Abbandonata dunque la razionalità compositiva che vede il segno rinchiuso in prigioni architettoniche, Andreetta ha la forza di reinventare una nuova figurazione, capace di attrarre lo sguardo distratto dell'astante."
La critica fa riferimento ai dipinti Cavallo rosso e M.M.