Prof. Mario Giammarco (Dirigente scolastico -Pescara)
Venendo a parlare della pittura e della personalità di Rossella Lombardi che opera già da molti anni e non è perciò un'esordiente nel campo della pittura, la prima nota da sottolineare è la coerenza ad uno stile che si è andato affinando per esperienza e cresciuta consapevolezza dei propri mezzi espressivi, senza mai rinunziare ai suoi temi e alle sue preferenze coloristiche. Così ad esempio, è il tema della "foresta" che appare centrale e dominante nelle sue tele, e che altro non è se non amore per la natura, una natura vagheggiata e ricreata con colori puri e senz'ombra, con figure terse e piena luce, in armoniose e squillanti composizioni pittoriche che fanno pensare ad un coro di voci bianche impegnate in un canto gioioso.
La pittura di Rossella Lombardi non ha ascendenze culturali, se non per casuale convergenza nasce da un amore prepotente per il colore ed ha una simpatia incontenibile per ciò che vive intorno a noi, animali e piante che danno senso e bellezza alla nostra vita, una pittura dunque che interpreta e rappresenta la natura non quale essa è,ma quale diventa attraverso il sentire festoso dell'artista che di essa libera forme e colori puri e li accosta secondo il proprio sogno d'arte.
I fiori,gli uccelli,gli animali della foresta si compongono in quadri che possono apparire incoerenti ad una analisi razionale, ma che esprimono una "energia"pittorica ed una "festosità" creativa che costituiscono il più alto pregio di questa artista; l'incoerenza è quella stessa dei grandi poeti che rappresentarono, come simbolo di pace e di equilibrio nel mondo e di una perduta felicità, lupi che non sbranano agnelli e leoni che non assalgono cervi: perchè appunto la pace, la gioia della natura è il tema dominante delle tele della Lombardi. Potrei sottolineare un'altro dualismo tra l'ornato che caratterizza in particolare i fiori, e la forza esplosiva del colore che travalica, riassorbe e valorizza il disegno. In tal senso questa pittura fa pensare da un lato al doganiere "Rousseau", oltre che per l'elemento naif, per quel temperato grafismo del pittore francese, dall'altro alla forza liberatrice del colore di "Matisse", pur con le dovute differenze per le quali l'arte di un operatore non è mai simile a quella di un altro. Ma quello che mi piace ancora sottolineare di questa artista è soprattutto la gioia contagiosa del colore che, pur usato in toni puri e squillanti, non è mai disarmonico e poi quella "energia" che è segno di una personalità forte e generosa. E chi è così può solo donare, un atto che Rossella Lombardi compie sempre quando realizza le sue tele