Massimo Di Bella

L’espressionismo anti-figurativo di Cinzia Ruzzetti, trova la sua dimensione in un simbolismo immateriale i dipinti echeggiano di un rarefatto mondo che riconosciamo ma che non vediamo, residui di un antico insopprimibile.

Tutto sembra ovviamente chiaro e riconducibile ma in realtà, nell’opera di Cinzia Ruzzetti, la “forma” assume molteplici declinazioni, da sfondo, a superficie a figura e dove il colore, scivola sulla tela disegnando scenari, in cui perdersi in effetti di illusione spaziale, dove il dato da cogliere, è la contrapposizione dei colori tra loro. L’utilizzo riproposto del colore verde acido e le stesure diafane, riecheggiano nella spinta rielaborativa di un espressionismo di matrice tedesca. 

I dipinti emergono prorompenti oltre il limite del quadro come a voler conquistare lo spazio fisico dello spettatore.

                                            Critico d'Arte Prof. Massimo Di Bella