Maria De Michele

Come mappe della natura gli acquarelli di Sabrina Saccoccini si presentano con un tocco cromatico delicatissimo, colori caldi e soffusi accentuano la bellezza e l’armonia dell’insieme. Nell’opera “Orchidea viola” con intuizione profonda l’artista scandaglia con maestria il fiore trasmettendo al fruitore l’atmosfera impalpabile dei petali e del pistillo, spandendo, inverosimilmente, nell’aria il suo profumo. L’accostamento coloristico del viola e dell’ocra possiede un valore multisensoriale che ci trasporta da un piano visivo ad un piano uditivo, superando limiti e confine. La pittura di Sabrina Saccoccini, limpida e solare ci avviluppa in una gamma di morbidissime sfumature. Allontanandosi da orizzonti consueti l’opera “Eterea” non resta imbrigliata nei parametri consueti, la figura fluttua nello spazio, il fatto che sia capovolta non è una sfida nè una provocazione ma è semplicemente una modalità per esperire ed interpretare la realtà. La postura anomala del soggetto riduce in pulviscolo la materia condonando alla modella raffigurata non solo il superamento dei limiti oggettivi ma attribuendo all’opera il pregio di aprirsi all’informale. Un acquarello che stemperato da cromie e fantasia nasconde un’inquieta aspirazione, come visione uscita da un sogno, penetrata, assimilata e tradotta in sentimento, una ricerca di identità. Emozionalità senza tempo, l’opera “ Go with the wind” è indagine naturalistica, l’artista sedotta dalla natura suggestiona il fruitore coinvolgendolo nei mutamenti climatici. Fiori dai toni soffusi, morbide vaporizzazioni coloristiche dove si coglie l’essenza euritmica. La pittura è per Sabrina Saccoccini la ricerca del senso compiuto, il superamento delle esitazioni, dei dubbi, la ritrovata fiducia nell’uomo che deve rispetto alla Natura. Una Natura che appare ad occhi poco attenti scontata ma infinitamente nuova e sorprendente. Pregiate dalla trasparenza e dalla fluidità della pennellata le opere dell’artista materializzano una poetica lucida che muta nelle ore e nelle stagioni, contemplazione che fa amare l’origine e l’essenza delle meraviglie che ci circondano. Napoli, 3 aprile 2014