Domenico Scudero

Per la migliore acquisizione significativa del lavoro proposto da Salvatore Mauro, citerei senza titubanze alcune forme espressive che hanno origine negli anni '60, in particolare quella tipologia di lavori oggettuali ad alto contenuto tecnologico come nel concettuale di Joseph Kosuth, Dan Flavin, Maurizio Nannucci, ma con un taglio processuale vicino a Merz e un'idea neofuturista alla Marco Lodoli, rimando che individua una radice linguistica mediterranea. Ma vi è anche la traslitterazione ipermoderna degli oggetti in un linguaggio che vuole diventare assemblage di segni e di comunicazione dotta alla maniera degli anni 2000, relazionando pubblico e interventi dell'artista


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