DOTT. MARCO GRILLI
" Nell' Arte bisogna avere un'idea madre, esprimerla in modo eloquente, conservarla dentro di sé e comunicarla agli altri con forza, come l'impronta di una medaglia. L' Arte non è una partita di piacere. E' una lotta, un ingranaggio che tritura...non sono un filosofo, non voglio sopprimere il dolore, né trovare una formula che renda stoici od indifferenti. Il dolore è, forse, quello che fa esprimere più fortemente gli artisti "
Vincent Van Gogh
Samer Kassem, rinomato cardiochirurgo Italiano, originario della Siria, ha fatto dell'arte la sua massima espressione emotiva, frutto della sua formazione artistica siriana, mitigata dalla visione dei più grandi artisti del passato quali Vincent Van Gogh (sua fonte di ispirazione costante) e Leonardo da Vinci (artista e uomo di scienza). Espressive, sentimentali, dolci, nostalgiche, essenziali: così si presentano le opere del Maestro Kassem, dove nulla è lasciato al caso ma è l'animo umano che scende in campo, con tutto il suo carico di esperienza di vita vissuta; una vita non sempre felice e spensierata né giusta ma che ha contribuito alla fortificazione dell'uomo pittore, da sempre impegnato nel mondo del volontariato, in difesa di più bisognosi. Un amore per l'altro che lo pronta a confrontarsi anche con quanto accade nella sua amata Siria, quella terra natale lasciata più di 15 anni fa, dove la tanta agognata pace sembra non voler mai arrivare: un tema, questo, tanto caro a Samer tanto da ricorrere spesso nelle sue opere. Esemplare l'opera omonima dal titolo " Siria " dove la bandiera siriana viene messa in primo piano, come segno di speranza e rinascita: le stelle poste al centro, infatti, si trasformano nelle foglie di due fiori che innalzano verso il cielo, per raggiungere la pace dei sensi: in fondo, sotto alla nera fascia, resa con vortici di colore ora più chiaro, ora più scuro, un mare informe dove le anime dei siriani sono avvolte dal fumo e dal sangue della sofferenza, frutto di lotte e guerre che oscurano la visione del celestiale paradiso, posto al di sopra delle loro teste. Non tutto per l'appunto è celestiale: nella creazione artistica del maestro Kassem, ci sono anche figure deformi, volutamente imbruttite non dall'età ma dalle cattive azioni. Queste figure deturpate, sono riservate alla tematica della guerra e del terrorismo, ricalcando ed amplificando il pensiero degli antichi che vedevano negli occhi lo specchio dell'anima: Kassem, porta questo concetto alle estreme conseguenze, rendendo l'intera figura specchio dell'interiorità umana che, se persegue azioni malvagie, si incupisce e si deforma, distruggendo quella che è la vita di un Uomo.
La purezza di questi concetti è disarmante, specie se la si osserva dal giusto punto di vista: non c'è forzatura nella resa artistica di ciò che l'uomo della Siria prova in cuor suo, in quanto è la mano dell'artista che si fa veicolo del vissuto, veicolo del consapevole disprezzo verso la precaria condizione dell'esistenza umana, in continuo equilibrio tra il bene ed il male. Ma c'è spazio anche per la gioia e la speranza nelle opere d'arte di Samer Kassem che, da buon medico, non può che guardare la vita con gli occhi di chi sa che non è tutto lasciato al caso, ma che si può intervenire e decidere decidendo le sorti della propria vita: chi prende coscienza di questo, può contribuire a migliorare la quotidianità di ognuno di noi, rendendo magico e paradisiaco il mondo contemporaneo che ci circonda.
Ecco, allora, che il Maestro Kassem realizza opere dal contenuto più leggero, segnato dalla ritrattistica impegnata che guarda e scandaglia oltre l'apparenza: in molte opere, ricorre anche il suo stesso autoritratto, simbolo della presenza dell'artista a se stesso oltreché del desiderio di vedersi ritratto come un personaggio del suo stesso mondo, da lui creato e da lui vissuto in prima persona. Realizzare il proprio ritratto, non significa necessariamente volersi mettere in mostra ma rappresenta anche la chiara volontà di volersi mettere in gioco, scoprendosi così come ci si vede interiormente e non come sono gli altri a vederci.
Una produzione artistica, quella del maestro Samer Kassem, che ha in serbo ancora molte sorprese, essendo il frutto della quotidianità sentimentale del suo stesso Creatore.
Dott. Marco Grilli Storico e Critico D'Arte