Pasquale Di Matteo

Critica all'Opera di Serena Pescarmona


Nell'opera di serena Pescarmona presentata a IDENTITA' E RUOLI, presso Chie Art Gallery Milano, i temi del viaggio e della solitudine si intersecano, fondendosi in una miscela d'inquitudini enfatizzata dal silenzio che urla nello spazio sconfinato in cui si perde la via.

Ai margini della strada, infatti, così come all'orizzonte, c'è solo il buio a riempire lo spazio, mentre la linea tratteggiata, che divide la strada in due carreggiate deserte, sembra cadenzare i passi di viaggiatori immaginari, innescando il senso di solitudine nell'osservatore.

Perciò, mentre la strada invita a partire, per rispondere alla curiosità di scorgere cosa si nasconda dietro la linea dell'orizzonte, il deserto e l'assenza di forme di vita alimentano la paura del viaggio dal sapore kafkiano.

Una solitudine che non è soltanto relativa ai rapporti umani verso l'esterno, ma anche verso se stessi, poichè l'incapacità di trovare il giusto ruolo nel mondo genera insoddisfazione e fa sentire molti estranei nel proprio corpo.

Un'opera che racconta dell'angoscia, della paura di lasciarsi andare al proprio viaggio, senza i condizionamenti delle mode, nello svilimento culturale del nostro tempo, che genera la crisi d'identità e alimenta l'omologazione.


Milano, 14 Gennaio 2020

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