"Uomini che parlano alle donne, donne che parlano di uomini”
27 NOVEMBRE / 5 GENNAIO 2024
Mostra di arte contemporanea sul tema della violenza di genere, ospitata per la prima volta presso la Biblioteca della Camera dei Deputati a Roma.
La forza dirompente dell'arte contemporanea per sensibilizzare sul tema, drammaticamente attuale, della violenza sulle donne: Uomini che parlano alle donne, donne che parlano di uomini è la mostra promossa dall'on. Martina Semenzato, Presidente della Commissione parlamentare d'inchiesta sul femminicidio, nonché su ogni forma di violenza di genere, allestita a Roma presso la Biblioteca Nilde Iotti di Palazzo San Macuto, visitabile fino al 5 gennaio 2024.
L'esposizione si inserisce nell’ambito del progetto Nuovi Linguaggi contro la violenza di genere, iniziativa ideata per coinvolgere e parlare in maniera incisiva con le nuove generazioni con lo scopo di combattere questo intollerabile fenomeno sociale e favorire la piena l'affermazione di una cultura del rispetto.
La mostra, curata dal prof. Stefano Zecchi, propone una selezione di venti opere di tre artisti italiani: Dante, pseudonimo di Gabriele Rossetti, Lady Be, pseudonimo di Letizia Lanzarotti, Sergio Trama.
"Le opere che vengono mostrate in questa esposizione", commenta il prof. Stefano Zecchi (curatore della mostra), "hanno l’indiscutibile merito di illustrare con chiare simbologie il dramma della violenza sulle donne e lasciano intendere quanto sia opportuno rappresentare visivamente, proprio con uno scopo educativo, ciò che comporta l’offesa e il martirio della donna.
Osservare e rifettere sul senso profondo rappresentato da queste immagini, è un passo fondamentale di un’educazione estetica necessaria per curare e prevenire la piaga del femminicidio."
Perché questa mostra?
Perché, come dice l’on. Martina Semenzato, Presidente della commissione parlamentare di inchiesta sul femminicidio, nonché su ogni forma di violenza di genere, l’arte è un mezzo di comunicazione con grande valenza educativa, che può trasmettere messaggi positivi alle nuove generazioni. Il dovere di tutti noi è tenere viva l’attenzione su questo inaccettabile fenomeno sociale!